28 febbraio 2019

Il procuratore generale d’Israele Avichai Mandelblit ha valutato che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu debba essere incriminato per il cosiddetto “caso 2000”. La notizia è stata anticipata dalle emittenti Canale 12 e Canale 13, aggiungendo che Mandelblit annuncerà probabilmente giovedì la sua decisione ufficiale. Il caso 2000 è incentrato sul sospetto che Netanyahu e il proprietario del quotidiano Yedioth Ahronoth, Arnon “Noni” Mozes, abbiano cercato di stringere un accordo illecito in base al quale il premier avrebbe ostacolato economicamente il quotidiano rivale Israel HaYom in cambio di una copertura più favorevole da parte di Yedioth. Nel caso, Mozes potrebbe essere accusato di tentata corruzione. Secondo Canale 12, Mandelblit intende raccomandare l’incriminazione di Netanyahu anche nel “caso 4000”, in cui il premier è sospettato d’aver promosso decisioni normative a vantaggio di Shaul Elovitch, azionista di controllo di Bezeq, la più grande società di telecomunicazioni del paese, in cambio di una copertura più favorevole su Walla, il sito di news di Elovitch, nonché nel “caso 1000”, in cui Netanyahu è sospettato d’aver ricevuto benefits per un valore di circa 1 milione di shekel (242.000 euro) da benefattori miliardari, in cambio di favori.