28 febbraio 2022

In una telefonata di domenica mattina, il primo ministro israeliano Naftali Bennett ha offerto al presidente russo Vladimir Putin di mediare fra Ucraina e Russia, dicendo che “Israele è disposto ad aiutare, se gli verrà chiesto, in qualsiasi momento e in ogni modo possibile per riavvicinare i due paesi”. Israele si trova in una posizione particolare, trovando ascolto da entrambe le parti con le quale ha finora mantenuto buoni rapporti diplomatici. Il leader ucraino Volodymyr Zelensky ha più volte chiesto a Israele di mediare con la Russia, e ha ribadito la richiesta nella sua conversazione telefonica con Bennett di venerdì sera. Putin si è detto disposto a intavolare colloqui con l’Ucraina in Bielorussia. Zelensky si è detto aperto a colloqui ma non in Bielorussia, un paese alleato di Mosca che ha permesso all’esercito russo di utilizzare il suo territorio per l’aggressione dell’Ucraina scatenata giovedì. In un’intervista alla CNN nel fine settimana, l’ambasciatore ucraino in Israele Yevgen Korniychuk ha detto che nella telefonata di venerdì Zelensky ha chiesto a Bennett di mediare dicendo che “Israele è l’unico paese democratico che ha buone relazioni sia con Mosca che con Kiev e può essere di aiuto”. L’ambasciatore ha anche affermato che i negoziati dovrebbero svolgersi a Gerusalemme e non a Minsk. Secondo una fonte diplomatica israeliana di alto livello è tuttavia improbabile che Mosca accetti la proposta di Israele come mediatore. Domenica pomeriggio Zelensky ha annunciato d’aver accettato che una delegazione ucraina incontri quella russa senza precondizioni al confine tra Ucraina e Bielorussia, vicino al fiume Pripyat (vicino alla zona di esclusione di Chernobyl).