29 dicembre 2020

Il musicista tunisino Noamane Chaari è stato licenziato dal suo lavoro presso un’emittente statale e bersagliato da minacce di morte sui social network per aver postato la scorsa settimana una canzone che promuove la tolleranza religiosa tra musulmani ed ebrei, intitolata Peace Between Neighbors (“Pace tra vicini”) eseguita insieme al cantante israeliano Ziv Yehezkel, un ebreo religioso mizrahi (mediorientale) che canta principalmente in arabo. La collaborazione è stata organizzata dal Consiglio Arabo per l’integrazione regionale, che mira a promuovere il dialogo arabo-israeliano nella regione. Secondo Joseph Braude, fondatore del Center for Peace Communications che appoggia il Consiglio Arabo, le autorità tunisine hanno preso di mira Chaari causandone il licenziamento. La canzone è stata composta da un artista yemenita che preferisce rimanere anonimo temendo per la propria incolumità, giacché vive in un territorio controllato dalle milizie filo-iraniane Houthi. La controversia è diventata rapidamente una questione nazionale in Tunisia, con alcuni commentatori che hanno scritto sui social network che Chaari dovrebbe “ricevere una bella lezione ed essere picchiato a morte” mentre altri hanno detto che dovrebbe essere “giustiziato”. A nulla è valso il fatto che Chaari , parlando alla tv tunisina, ha negato che la canzone invocasse la pace tra Israele e mondo arabo spiegando che cerca solo di promuovere la pace “tra musulmani ed ebrei”. “Ho scelto Yehezkel – ha detto Chaari – perché è contro il sistema, ama i palestinesi e ha radici irachene”. Ma accuse e minacce non sono cessate e c’è chi ha scritto che il fatto stesso di collaborare con un israeliano Yehezkel significa “aiutare l’entità sionista usurpatrice”.

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