29 dicembre 2020

L’Agenzia Ebraica ha comunicato che nel 2020, nonostante la pandemia di coronavirus, sono immigrate in Israele più di 20.000 persone da 70 paesi diversi. Come prevedibile, il dato segna un calo del 59% rispetto al 2019, che aveva visto circa 34.000 ebrei immigrare per stabilirsi nel paese, la cifra annuale più grande dell’ultimo decennio. Nel 2020 i livelli di immigrazione da Francia e Nord America sono rimasti simili a quelli dell’anno precedente. L’Agenzia Ebraica prevede un significativo incremento dell’immigrazione nei prossimi 3-5 anni, appena sarà superata l’emergenza covid-19. L’Agenzia infatti afferma d’aver ricevuto circa 160.000 richieste di informazioni sull’immigrazione in Israele e d’aver aperto circa 41.000 nuove domanda di aliyà (immigrazione ebraica), comprese 28.000 dai paesi occidentali, il doppio di quelle aperte nel 2019. Si è anche registrato un aumento del 41% dei fascicoli aperti per giovani adulti di età compresa tra 18 e 35 anni provenienti da paesi occidentali.

Ebrei messicani neo-immigrati in Israele (clicca per ingrandire)