29 gennaio 2018

L’Autorità idrica israeliana ha firmato un accordo, la scorsa settimana, con la Gaza Electricity Distribution Company per la fornitura dell’energia elettrica necessaria per la gestione di un impianto di trattamento delle acque reflue nella parte nord della Striscia di Gaza (circa tre megawatt in una prima fase, altri sei megawatt nella seconda fase). A tale scopo, sono stati portati nella striscia 9 generatori ad alta capacità. Il progetto del costo di circa 75 milioni di dollari è stato finanziato dalla Banca Mondiale e da diversi paesi donatori. L’impianto di trattamento delle acque reflue, che dovrebbe diventare pienamente operativo entro due mesi, tratterà circa 36.000 metri cubi di liquami al giorno, servendo circa 300.000 abitanti di Gaza. Fornirà inoltre acqua riciclata per l’agricoltura nella striscia. Israele fornirà anche 1,5 megawatt di energia all’impianto di dissalazione di Khan Yunis (striscia di Gaza sud), finanziato dall’Unione Europea per oltre 40 milioni di dollari. Allo stato attuale, l’impianto fornisce 6.000 metri cubi d’acqua potabile al giorno a 500.000 abitanti di Gaza, ma entro tre mesi si prevede che l’approvvigionamento aumenti fino a 20.000 metri cubi al giorno.