29 gennaio 2019

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha deciso di non prorogare il mandato della missione di osservatori civili nella città di Hebron (Cisgiordania), nota come Temporary International Presence in Hebron (TIPH). “Non consentiremo che continui la presenza di una forza internazionale che agisce contro di noi”, ha detto lunedì Netanyahu. La decisione arriva dopo che gli abitanti ebrei di Hebron e la polizia israeliana avevano lamentato il fatto che i membri della TIPH “creano deliberatamente attriti per giustificare il loro stipendio”. In un rapporto all’inizio di questo mese la polizia aveva affermato che i membri della TIPH intralciano sistematicamente l’operato dei soldati israeliani. Il ministro della pubblica sicurezza Gilad Erdan avevano esortato Netanyahu a porre fine alla missione (che viene rinnovata ogni sei mesi da più di vent’anni). Particolare scalpore avevano suscitato in Israele due incidenti catturati in video. Nel primo, il consulente legale della TIPH veniva visto schiaffeggiare un bambino ebreo di 10 anni. Nel secondo si vedevano membri dello staff TIPH che tagliavano le gomme dell’auto di un abitante ebreo di Hebron.