30 marzo 2022

Almeno cinque persone sono state uccise, martedì sera, da un terrorista palestinese che ha aperto il fuoco con un mitra contro passanti in auto e sui marciapiedi in un paio di vie di Bnei Brak (sobborgo est di Tel Aviv). Un poliziotto, che è riuscito a sparare all’aggressore prima di essere colpito, è deceduto poco dopo il ricovero al Rabin Medical Center a causa delle ferite riportate. Il terrorista, un 27enne originario del villaggio di Ya’bad, nel nord della Cisgiordania, è stato colpito e ucciso dall’intervento delle forze di sicurezza. Nel 2015 aveva scontato sei mesi di carcere per traffico illegale di armi e appartenenza a un gruppo terroristico. Lavorava come clandestino in un cantiere edile. Si tratta del terzo attentato in una settimana, il decimo nel mese di marzo, e porta a undici il bilancio degli israeliani uccisi da terroristi. Sia Hamas che Jihad Islamica Palestinese hanno celebrato l’attentato come una “eroica operazione contro i soldati [sic] di occupazione sionisti nella cosiddetta [sic] area di Tel Aviv“. Le vittime dell’attentato terrorista palestinese di martedì sera a Bnei Brak sono: due ucraini di 23 e 32 anni, due padri di famiglia israeliani di 30 e 36 anni, un agente di polizia di 32 anni.

(clicca per ingrandire)