29 novembre 2021

Variante Omicron. Le autorità israeliane hanno deciso di re-imporre per almeno 14 giorni diverse restrizioni anti-pandemia, in particolare il blocco degli ingressi nel paese di tutti gli stranieri salvo casi eccezionali, il ripristino della quarantena obbligatoria per tutti i rimpatriati, il tracciamento telefonico da parte dei servizi di sicurezza dei casi confermati di Omicron e l’obbligo di green pass in tutti i luoghi al chiuso con 50 persone o più. “Vogliamo preservare il grande successo conseguito contro la variante Delta – ha detto il primo ministro Naftali Bennett – cioè un paese aperto, con un’economia funzionante e un sistema educativo attivo con gli alunni che vanno a scuola. Questa è la priorità”. Il ministro della salute Nitzan Horowitz ha detto che Israele tiene “sotto controllo” la variante Omicron del coronavirus. “Ci aspettavamo che sarebbe apparsa qualche nuova variante – ha detto Horowitz – Grazie alle nostre misure difensive e restrittive, abbiamo individuato rapidamente questa variante. Siamo stati fra i primi a trovarla e isolarla. La cosa è sotto controllo e non c’è motivo di farsi prendere dal panico”. Il Ministero della salute ha riferito domenica d’aver identificato in Israele una seconda persona portatrice della variante Omicron (una donna arrivata di recente dal Sudafrica). Alcuni altri casi sospetti, ma non ancora confermati, sono sotto osservazione.