3 agosto 2016

C’è anche un italiano, M. Moni, fra i giornalisti occidentali che hanno ingannato diverse personalità israeliane quando le hanno intervistate senza dire che parti di quelle interviste sarebbero state usate da Hezbollah per imbastire un documentario in tre puntate mandato in onda sulla tv Al-Mayadeen a partire da sabato scorso, dedicato al sequestro e uccisione dieci anni fa dei due soldati israeliani Ehud Goldwasser e Eldad Regev. Lo ha riferito martedì YnetNews, aggiungendo che nel programma compaiono, accortamente tagliate, le interviste all’ex ministro della difesa Amir Peretz, alla parlamentare Tzipi Livni, al generale della riserva Eyal Ben-Reuven e persino a Weinberg Tomer, un soldato ferito, sopravvissuto all’attacco in questione. M. Moni si è giustificato dicendo di essere stato a sua volta ingannato dal produttore televisivo palestinese Ahmed Barghouthi, che lo aveva ingaggiato a Gerusalemme dicendogli che stava preparando interviste per un servizio su BBC e Al Jazeera.