3 luglio 2019

Nuovi studi su reperti archeologici hanno svelato la prima officina dell’era biblica per la colorazione con porpora nel sito archeologico di Tel Shikmona, alla periferia sud di Haifa, risalente all’età del ferro (tra XI e VI secolo a.e.v.). I reperti, conservati per 50 anni nel Museo di Haifa, sono stati sottoposti a nuovi studi dalla prof.ssa Ayelet Gilboa e dal dottorando Golan Shavi, dell’Università di Haifa, i quali hanno fatto una scoperta notevole: le molte ceramiche fenice e le grandi quantità di colorante proveniente da molluschi marini, ritrovamenti rari in quella quantità per quel periodo storico, indicando che Tel Shikmona era un luogo di produzione, completo di telai e fusi per la lavorazione di tessuti. La tintura porpora, ricavata dal mollusco murice, era estremamente costosa e preziosa. “Ad oggi, non è stato trovato nessun centro per la produzione di porpora nell’età del ferro in Fenicia – spiegano i ricercatori, citati da Jewish Press – Sappiamo che c’erano siti di produzione a Tiro e Sidone e altri in Libano, ma non vi sono ancora prove dei siti di produzione in quanto tali e nessuna prova diretta del colorante”. I nuovi studi lasciano pensare che a Tel Shikmona, probabilmente all’epoca parte del mondo fenicio che custodiva il segreto della produzione, sia stata prodotta la tekhelet, la tintura blu-viola o turchese citata 49 volte nella Bibbia, usata per gli abiti del Sommo Sacerdote, il velo del Tempio ebraico, gli arazzi nel Tabernacolo e le nappe del talled. Alcuni dei reperti del sito sono in mostra al Museo Nazionale Marittimo di Haifa.

Reperti dell’industria di produzione della porpora a Tel Shikmona (clicca per ingrandire)