30 novembre 2020

Il ministro israeliano Tzachi Hanegbi, membro del gabinetto di sicurezza, ha detto sabato di “non avere la minima idea” di chi ci sia dietro la morte dello scienziato nucleare iraniano Mohsen Fakhrizadeh, ucciso venerdì pomeriggio a est di Teheran. “Non ho idea di chi sia stato – ha detto Hanegbi a N12 – Non è che le mie labbra siano sigillate perché sono responsabile: davvero non ne ho idea”. Sabato il presidente iraniano Hassan Rouhani ha accusato Israele della morte di Fakhrizadeh, alto ufficiale del Corpo delle Guardie rivoluzionarie islamiche da tempo indicato dall’Occidente come il “padre” del programma segreto iraniano per armi nucleari. “Ancora una volta – ha detto Rouhani alla tv di stato – le mani malvagie dell’arroganza globale si sono macchiate col sangue del regime sionista usurpatore mercenario”. Fakhrizadeh era l’unico scienziato iraniano espressamente nominato nella “valutazione finale” dell’AIEA del 2015 sulle questioni aperte circa il programma nucleare iraniano, in cui si diceva che aveva supervisionato le attività “a sostegno di una possibile dimensione militare del programma nucleare iraniano”. Nel 2018, alla presentazione pubblica dell’archivio nucleare segreto iraniano trafugato dal Mossad a Teheran, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu aveva menzionato Fakhrizadeh aggiungendo: “Tenete a mente questo nome”. I file recuperati dal Mossad attestavano il programma di armi iraniano noto come “Progetto Amad”, guidato da Fakhrizadeh. Quando l’Iran aveva aderito all’accordo nucleare del 2015 aveva negato che il programma fosse mai esistito. Parlando sabato alla tv, il presidente iraniano Rouhani ha detto che l’Iran si vendicherà “al momento giusto per il martirio del nostro scienziato”. Secondo rapporti della tv israeliane, Israele ha alzato il livello di allerta nelle sue ambasciate e le comunità ebraiche di tutto il mondo stanno adottando severe precauzioni. Tra il 2010 e il 2012 sono stati uccisi almeno quattro scienziati iraniani coinvolti nei programmi militari. Quest’anno l’Iran ha subito diversi colpi, tra cui l’uccisione dell’alto generale Qassem Soleimani in un attacco di droni Usa a gennaio, e una misteriosa esplosione con incendio che ha paralizzato un avanzato impianto di assemblaggio di centrifughe presso l’impianto di arricchimento dell’uranio di Natanz.

Il luogo dell’uccisione di Mohsen Fakhrizadeh (clicca per ingrandire)