31 maggio 2017

Nel solo 2016 l’Autorità Palestinese ha pagato 1,15 miliardi di shekel (322 milioni di dollari) a terroristi e loro famigliari, 4 miliardi di shekel (1,12 miliardi di dollari) negli ultimi 4 anni (pari a circa il 20% degli aiuti ricevuti dall’estero). Lo ha detto l’ex direttore generale del Ministero israeliano degli affari strategici ed ex capo della divisione intelligence e ricerca dell’esercito, Yossi Kuperwasser, parlando lunedì alla Commissione esteri e difesa della Knesset. Kuperwasser ha spiegato che quanto più è lungo il periodo di carcerazione di un detenuto palestinese (dunque quanto più sanguinosi sono stati i suoi reati) tanto più alto è lo “stipendio”. Gli stragisti che sono in carcere da più di 30 anni ricevono 12.000 shekel (3.360 dollari ) al mese, ha detto Kuperwasser, e quando vengono scarcerati ricevono un’ulteriore sovvenzione, un impiego nell’Autorità Palestinese e un grado militare determinato in base al numero di anni trascorsi in carcere. Kuperwasser ha anche detto che l’Autorità Palestinese definisce i pagamenti “aiuti sociali per bisognosi”, ma è falso: gli stessi documenti di bilancio palestinesi affermano chiaramente che si tratta di retribuzioni indipendenti dall’eventuale stato di necessità.