4 maggio 2021

Mentre la maggior parte delle fazioni palestinesi ha criticato il presidente dell’Autorità Palestinese Abu Mazen per la decisione, annunciata giovedì scorso, di rinviare le elezioni parlamentari, il pubblico palestinese ha accolto la notizia, ampiamente prevista, in modo piuttosto apatico. Lo ha scritto Jack Khoury su Ha’aretz spiegando che vi sono state proteste a Gaza e a Ramallah, ma finora nulla che possa seriamente impensierire Abu Mazen. I capi delle varie fazioni e i candidati che intendevano presentarsi alle elezioni del 22 maggio, continua Khoury, hanno attaccato la dirigenza dell’Autorità Palestinese accusando Abu Mazen d’essersi piegato a Israele (che non si è espresso sul voto a Gerusalemme est, il motivo ufficiale del rinvio). Ma per lo più, le fonti politiche palestinesi ribadiscono che le elezioni sono state rinviate a causa della paura di Abu Mazen che la sua fazione Fatah ne uscisse sconfitta. Nel tentativo di attenuare le critiche, fonti vicine ad Abu Mazen hanno affermato che il presidente cercherà di creare un governo di unità nazionale con la presenza di tutte le fazioni, compresa Hamas se la fazione rivale sarà d’accordo. Comunque, secondo mass-media palestinesi, Abu Mazen ha emesso lunedì un decreto che istituisce lo stato d’emergenza per 30 giorni.