4 dicembre 2020

L’Autorità Palestinese è riuscita a far approvare, mercoledì alle Nazioni Unite, una serie di risoluzioni anti-israeliane. Le cinque risoluzioni fanno parte di una raffica annuale di 20 testi anti-israeliani che l’Assemblea Generale dell’Onu approva automaticamente. Nessun altro paese al mondo viene condannato ogni anno da così tante risoluzioni. Tuttavia, quest’anno i voti a favore delle risoluzioni palestinesi sono diminuiti. Hanno votato contro paesi come Germania, Austria, Bulgaria, Slovenia, Svizzera, Papua Nuova Guinea e altri che in passato si astenevano. E si sono astenuti paesi come Islanda, Singapore, Eritrea e Uruguay che in passato votavano a favore. “E’ tempo che sempre più paesi si schierino contro questa chiara discriminazione anti-Israele” ha detto l’ambasciatore israeliano all’Onu Gilad Erdan, sottolineando il fatto che le risoluzioni approvate “non cambiano nulla sul terreno: tutto ciò che fanno è perpetuare il rifiuto dei palestinesi e le loro illusioni”. Erdan ha fatto notare che i testi approvati lamentano la mancanza di prospettive di pace, ignorando totalmente i progressi fatti nella regione con gli Accordi di Abramo fra Israele, Emirati e Bahren. “Ancora una volta l’Onu ignora gli eventi significativi che cambiano la vita concreta nella regione – ha detto Erdan – Addirittura, una delle risoluzioni ripete lo slogan che la pace tra Israele e altri paesi è condizionata alla pace con i palestinesi. Il che dimostra quanto questi testi siano scollegati dal realtà. Votando ogni anno i vecchi slogan della propaganda palestinese, questi stati dimostrando di voler accondiscendere i palestinesi più di quanto vogliano risolvere il conflitto”.