4 gennaio 2017

Lo scorso fine settimana, durante un’esplorazione in un’antica cisterna d’acqua dentro una grotta nella regione di Giudea Sefela (centro-sud di Israele), tre escursionisti israeliani hanno scoperto, incisa sulla parete rocciosa, una menorà a sette braccia risalente al periodo del Secondo Tempio. “Quando abbiamo capito che si trattava di un’antica raffigurazione del candelabro ebraico ci siamo molto emozionati – hanno raccontato Mickey Barkal, Sefi Givoni e Ido Meroz, del Club israeliano di speleologia – Il suo aspetto era ben distinguibile e abbiamo subito segnalato la scoperta alla Israel Antiquities Authority”. Oltre alla menorà, sulla parete compare un’altra incisione a forma di chiave e una terza a forma di croce. Adiacente alla cisterna è stato rinvenuto un colombario con decine di nicchie. Gli esperti della Israel Antiquities Authority hanno osservato che nel periodo del Secondo Tempio le colombe venivano utilizzate nei sacrifici rituali. Secondo Sa’ar Ganor, capo archeologo del distretto di Ashkelon, nella stessa zona vi sono anche i resti di edifici e rifugi della rivolta di Bar Kokhba (II sec. e.v.), così come edifici che risalgono al periodo bizantino (IV sec. e.v), l’epoca in cui venne probabilmente incisa la figura a forma di croce. “E’ raro trovare l’incisione murale di una menorà – ha detto Ganor – e il ritrovamento corrobora quanto sappiamo circa la natura ebraica dell’insediamento nella zona durante il periodo del Secondo Tempio”. Vedi video e foto su Times of Israel e Jerusalem Post