4 maggio 2020

Circa 14mila lavoratori palestinesi di Cisgiordania sono entrati in Israele, domenica mattina, nel quadro di un primo allentamento delle più severe misure anti-coronavirus. Più tardi nel corso dalla settimana si prevede che se ne aggiungeranno altri 40mila. In base a un’intesa raggiunta fra rappresentati israeliani e palestinesi, i lavoratori di Cisgiordania che entrano in Israele rimarranno all’interno del paese, ospitati dai rispettivi datori di lavoro, per un periodo non inferiore a un mese, prima di tornare nell’Autorità Palestinese. Israele fornirà ai lavoratori dispositivi di protezione come mascherine e guanti.