5 agosto 2019

Il sito in Giordania venerato come tomba del sommo sacerdote biblico Aronne (fratello di Mosè) è stato chiuso giovedì dal Ministero giordano per gli affari islamici e le antichità dopo che turisti israeliani sono stati filmato mentre eseguivano sul sito “illegali rituali ebraici”, cioè pregavano. L’edificio di epoca mamelucca che racchiude la “Tomba di Aronne” sorge sul monte Harun, a ovest della città giordana meridionale di Petra. Giovedì sera cadeva il primo giorno del mese ebraico di Av, tradizionalmente considerato l’anniversario della morte di Aronne. In un’intervista a YnetNews, la guida turistica Roni Ayalon ha denunciato il comportamento delle autorità giordane: “Hanno tolto le il velo dalla testa delle donne e la kippà dagli uomini. Hanno fatto togliere a tutte la camicia per vedere che non portassero tzitzit (frange religiose). Hanno confiscato tutti i simboli religiosi che hanno trovato. Posso solo immaginare cosa succederebbe se a un musulmano che vuole pregare a Gerusalemme fossero imposte da parte israeliana queste umiliazioni e la confisca del suo Corano”.

La “Tomba di Aronne”, in Giordania (clicca per ingrandire)