5 agosto 2022

Dopo 4 giorni di continue minacce da parte della Jihad Islamica Palestinese, che aveva costretto le autorità di sicurezza israeliane a imporre un vero lockdown alle comunità civili della regione attorno alla striscia di Gaza, le Forze di Difesa israeliane sono passate alla controffensiva, venerdì pomeriggio, colpendo una serie di obiettivi terroristici (operazione Breaking Dawn). In una dichiarazione congiunta, il primo ministro Yair Lapid e il ministro della difesa Benny Gantz hanno detto che Israele “non permetterà alle organizzazioni terroristiche di stabilire l’agenda nelle città vicine alla striscia di Gaza e di tenere sotto continua minaccia i cittadini di Israele”.

All’inizio della giornata Gantz aveva avvertito i gruppi terroristici che Israele avrebbe agito se la Jihad Islamica Palestinese non avesse cessato i suoi preparativi di attacco. “Ai capi di Hamas e Jihad Islamica – aveva detto Gantz durante una conferenza stampa a Beersheba – lo dico esplicitamente: il vostro tempo è scaduto. La vostra minaccia verrà rimossa, in un modo o nell’altro”. Gantz aveva detto che Israele “esercita autocontrollo”, ma che avrebbe agito con “forza”, se necessario, per riportare la vita civile nel sud di Israele alla “piena normalità”. “Non cerchiamo lo scontro – aveva detto Gantz – ma non esiteremo, se necessario”. Gantz aveva anche accusato i terroristi di tenere in ostaggio la popolazione palestinese di Gaza che paga le conseguenze del blocco delle strade e dei valichi di tutta l’area a causa delle minacce della Jihad Islamica. “La situazione in cui diversi terroristi, alcuni dei quali non si trovano nemmeno in questa regione, tengono in ostaggio il popolo di Gaza si ritorcerà contro di loro”, aveva avvertito Gantz.

Sin da martedì la Jihad Islamica Palestinese minacciava attacchi da Gaza a seguito dell’arresto a Jenin del suo capo terrorista in Cisgiordania, Basam al-Saadi.

Le Forze di Difesa israeliane affermano d’aver preso di mira tra 10 e 20  terroristi della Jihad Islamica Palestinese, tra cui il capo dell’unità missili anti-carro e diverse squadre che si preparavano ad attaccare. La Jihad Islamica Palestinese ha confermato che un suo alto comandante, Tayseer Jabari, è uno dei terroristi uccisi dalla controffensiva israeliana. Secondo i militari israeliani, Jabari aveva diretto il lancio di centinaia di razzi nel maggio 2021 nonché attacchi con missili anticarro. I militari affermano d’aver ricevuto informazioni specifiche secondo cui stava pianificando un grande attentato contro obiettivi civili israeliani presso i confini con Gaza. “Abbiamo spezzato l’intera catena di esecutori e pianificatori – ha detto un alto ufficiale israeliano a YnetNews – Non finirà in poche ore. Facciamo sempre il massimo sforzo per evitare danni collaterali e così sarà anche questa volta. La Jihad Islamica aveva pianificato un attacco e gli si è ritorto contro”.

“Non siamo disposti a farci tenere in ostaggio dalle minacce di un gruppo terrorista”, ha detto a Canale 12 la ministra degli interni Ayelet Shaked, aggiungendo che l’operazione può richiedere tempo e non sarà semplice. I militari hanno affermato che è stata dichiarata la situazione d’emergenza in un’area fino a 80 km da Gaza, cioè fino a nord di Tel Aviv. Una fonte della sicurezza ha detto a YnetNews che tutti gli sforzi (anche con la mediazione di Egitto e Qatar) per far recedere la Jihad Islamica dalle sue intenzioni di compiere un attacco sono andati a vuoto, costringendo Israele a lanciare un attacco contro il gruppo terrorista sponsorizzato dall’Iran, pur cercando di tenere Hamas fuori dal conflitto.

La Jihad Islamica non si preoccupa minimamente delle conseguenze dei suoi piani di attacco contro Israele. Lo ha detto, in un video in arabo rivolto agli abitanti di Gaza, l’ufficiale israeliano di collegamento con i palestinesi, Ghassan Alian. “Residenti della striscia di Gaza – dice l’ufficiale nel video – negli ultimi quattro giorni la Jihad Islamica ha continuato a organizzare un attacco terroristico contro Israele senza preoccuparsi delle conseguenze civili e di sicurezza nella striscia di Gaza. Le Forze di Difesa israeliane hanno preso di mira coloro che tentavano di destabilizzare la sicurezza dell’area. Non permetteremo che la sicurezza di Israele venga colpita. La responsabilità ricade su Hamas: è più interessata ad aiutare i residenti di Gaza o ad aiutare le organizzazioni dissenzienti?”.