5 luglio 2016

“Amo il mio popolo e la terra di Israele, sono fatto così, questa è la missione della mia vita”. Lo ha dichiarato Shuki Gilboa, l’agente della sicurezza che giovedì scorso ha fatto irruzione nella casa di Kiryat Arba dove era stata appena assassinata a coltellate la 13enne Hallel Yaffa Ariel, ed è riuscito a uccidere il terrorista nonostante questi l’avesse attaccato e gravemente ferito. Nello scontro, Gilboa ha perso l’occhio destro. E’ stata la moglie Shulamit, infermiera allo Shaare Zedek Medical Center di Gerusalemme, a prestargli le prime cure. Domenica scorsa un ufficiale delle Forze di Difesa israeliane che ha perso un occhio nella guerra anti-Hamas dell’estate 2014 a Gaza, ha fatto visita a Gilboa in segno di solidarietà e gli ha raccontato di come, nonostante l’invalidità, abbia completato gli studi universitari e sia rientrato nell’esercito. Vedi la foto su Israel HaYom