5 maggio 2020

Mohammad Aref Massad, un palestinese che si definisce attivista politico e comunitario, ha inoltrato una petizione alla Corte Suprema israeliana per chiedere di bloccare il trasferimento di fondi fiscali da Israele all’Autorità Palestinese affermando che vengono utilizzati per finanziare terrorismo e corruzione. Massad, che attualmente vive a Haifa, è originario di un villaggio vicino a Jenin e all’età di 13 anni si unì a Fatah per poi diventare membro della sua ala militare durante la prima intifada, per cui venne arrestato dalle forze di sicurezza israeliane e trascorse diversi anni in carcere. Massad ha spiegato al Jerusalem Post che ha deciso di presentare la petizione pensando ai palestinesi bisognosi che si vedono sottrarre il denaro dal “governo molto corrotto dell’Autorità Palestinese che si intasca i fondi e li usa in violazione della legge”. Ricordando che le ultime elezioni (parlamentari) palestinesi si sono svolte nel gennaio 2006, Massad ha detto che il governo dell’Autorità Palestinese è illegale.