5 ottobre 2020

L’Armenia ha annunciato giovedì d’aver richiamato per consultazioni il suo ambasciatore in Israele a causa delle vendite di armi israeliane all’Azerbaigian. L’Azerbaigian ha pubblicamente affermato d’aver utilizzato, fra le altre, armi di fabbricazione israeliana nei suoi combattimenti con le forze armene per il Nagorno-Karabakh. In una nota, il Ministero degli esteri israeliano deplora la decisione armena sottolineando che “Israele attribuisce grande valore alla partnership con l’Armenia”. D’altra parte, Israele e Azerbaigian hanno un’alleanza strategica che risale a molti anni fa. Importante produttore di energia, l’Azerbaigian esporta petrolio in Israele e importa armi e materiale militare. Il fatto che l’Azerbaigian sia una repubblica musulmana laica, geograficamente vicina all’Iran, lo rende ancora più importante per Israele. Il Nagorno-Karabakh (all’interno dell’Azerbaigian, ma gestito dai suoi abitanti per lo più armeni) si staccò dall’Azerbaigian in una guerra del 1991-94 costata 30.000 vite, ma non è riconosciuto a livello internazionale come repubblica indipendente.