6 novembre 2019

Uno studio condotto da ricercatori israeliani dell’Università di Tel Aviv, della Israel Antiquities Authority e dell’Università Ben-Gurion del Negev rivela che ominidi emigrarono dall’Europa verso il Levante circa 40.000 anni fa rafforzando la teoria secondo cui il declino dei Neanderthal non fu causato dall’immigrazione di Sapiens in Europa. I ricercatori hanno trovato sei denti umani nella grotta di Manot, nel nord di Israele, e usando moderne tecniche di analisi hanno potuto confermare che gli ominidi chiamati Aurignaciani erano una combinazione di Neanderthal e Homo Sapiens. Gli Aurignaciani (dalla caverna di Aurignac, nell’Alta Garonna, in Francia) erano relativamente evoluti e sono noti per la produzione di strumenti, monili e altri manufatti in osso. Gli scienziati hanno a lungo ritenuto che l’arrivo di esseri umani moderni in Europa abbia causato l’estinzione dei Neanderthal. Tuttavia, i test genetici condotti negli ultimi anni indicano che gli umani arcaici che vivevano in Eurasia fino a circa 40.000 anni fa si sono semplicemente assimilati alla nuova popolazione umana. I sei denti umani trovati nel nord di Israele attestano che questi Aurignaciani erano composti sia da Neanderthal che da Homo Sapiens: una scoperta inaspettata che conforta la teoria più recente, spiega in una nota l’Università di Tel Aviv.

La grotta di Manot, nel nord di Israele. E’ indicato il luogo del ritrovamento di alcuni dei denti di ominidi di 40.000 anni fa (clicca per ingrandire)