6 ottobre 2022

Il ministro della difesa Benny Gantz ha messo in allerta le Forze di Difesa israeliane nel nord del paese mentre sembra naufragare l’accordo sul confine marittimo con il Libano mediato dagli Stati Uniti. Il primo ministro Yair Lapid ha respinto giovedì le ulteriori pretese avanzate da Beirut dopo che Israele aveva accettato il testo presentato alle parti la scorsa settimana dell’inviato statunitense per l’energia Amos Hochstein. In ogni caso, ha detto un’alta fonte diplomatica, Israele “estrarrà gas dalla piattaforma Karish appena sarà possibile”. Il giacimento di gas israeliano Karish (70 km al largo di Haifa) è adiacente a quello di Kana, che si trova a cavallo delle acque libanesi e israeliane in discussione. Il gruppo terroristico libanese Hezbollah sponsorizzato dall’Iran ha più volte minacciato di attaccare Karish se diventasse operativo. “Se Hezbollah o chiunque altro cercherà di colpire Karish o di minacciarci – ha detto la fonte israeliana citata dal Jerusalem Post – i negoziati sul confine marittimo si fermeranno immediatamente e sarà il capo di Hezbollah, Hassan Nasrallah, che dovrà spiegare ai libanesi perché resteranno privi di un impianto di estrazione e di un futuro economico”. La bozza Hochstein prevedeva che Israele concedesse l’intero triangolo delle acque economiche in discussione con il Libano nel 2012-2021, consentendo al Libano di sviluppare l’intero giacimento di Kana in cambio di royalties per la percentuale che si trova nelle acque israeliane grazie a un accordo con la francese Total, licenziataria del Libano per estrazione. Gantz ha affermato che Israele difenderà le sue infrastrutture indipendentemente dall’esito dei negoziati: “Se Hezbollah cercherà di colpire l’infrastruttura o la sovranità israeliana – ha detto il ministro – il costo militare per Libano e Hezbollah sarà molto alto”.