7 aprile 2021

Centinaia di residenti della città arabo-israeliana di Baqa al-Gharbiyye hanno tenuto lunedì una cerimonia di benvenuto per il loro concittadino Rushdi Hamdan Abu Mukh, scarcerato dopo aver scontato 35 anni per l’omicidio a sangue freddo del soldato israeliano Moshe Tamam, sequestrato nel 1984 allo svincolo di Netanya mentre tornava a casa dalla sua base, e successivamente ucciso vicino a Jenin, in Cisgiordania. Abu Mukh era membro della cellula del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina che commise l’assassinio. Gli altri terroristi della cellula, tutti cittadini arabi israeliani, stanno scontando l’ergastolo. Anche Abu Mukh era stato condannato all’ergastolo, ma nel 2012 l’allora presidente d’Israele Shimon Peres decise di ridurre la pena a 35 anni. Un video pubblicato sui social network mostra l’accoglienza da eroe che è stata riservata lunedì ad Abu Mukh, mentre sfila in una strada principale della sua città. A quanto risulta, Abu Mukh è uno dei terroristi detenuti che ha percepito fra le più ingenti somme che l’Autorità Palestinese versa come vitalizzi a coloro che hanno perpetrato attentati terroristici contro israeliani.

Un fermo immagine dal video della sfilata d’onore del terrorista Rushdi Hamdan Abu Mukh nella sua città natale di Baqa al-Gharbiyye (clicca per ingrandire)