7 febbraio 2018

Dopo quasi un mese di ricerche, le forze di sicurezza israeliane hanno scovato nelle prime ore di martedì mattina il capo della cellula terroristica responsabile dell’omicidio del rabbino Raziel Shevah, di Havat Gilad. Circondato in un edificio nel villaggio di Yamun, 9 km a ovest di Jenin (Cisgiordsania), Ahmad Jarrar si avventato verso i soldati imbracciando un mitra M-16 e una borsa con esplosivo, ma è stato colpito e ucciso dall’immediata reazione dei militari. Arrestati diversi complici che lo avevano aiutato a nascondersi. Shevach, sposto e padre di sei figli, venne ucciso a sangue freddo vicino a casa sua, sulla statale 60, lo scorso 9 gennaio con 22 colpi d’arma da fuoco. Martedì Hamas ha dichiarato: “Abbiamo ricevuto la notizia del martirio del’eroe Ahmad Jarrar che ha resistito fino all’ultimo respiro, rifiutando di arrendersi. Affermiamo che resterà un punto d’orgoglio per tutta la Palestina”. La nota di Hamas aggiunge che Ahmad Jarrar, come suo padre morto durante la seconda intifada nel 2002, era membro delle Brigate Izz ad-Din al-Qassam, e aggiunge: “Facciamo appello alla resistenza del nostro popolo per rispondere al crimine dell’occupazione che ha assassinato l’eroico combattente”. Il governatore dell’Autorità Palestinese a Jenin, Ibrahim Ramadan, ha dichiarato alla tv libanese Mayadeen che “ogni palestinese seguirà le orme di Jarrar” e “il popolo continuerà a resistere fino alla liberazione della Palestina”.