7 febbraio 2022

Sabato il primo ministro dell’Autorità Palestinese Mohammed Shtayyeh ha chiesto all’Unione Africana di ritirare l’accredito di Israele come paese osservatore, accusando lo stato ebraico di “apartheid”. La richiesta ha spaccato i 55 paesi membri e monopolizzato il primo dei due giorni di vertice ad Addis Abeba (Etiopia), nonostante il continente debba fare i conti con la pandemia e con una serie di colpi di stato militari. Domenica mattina l’Unione Africana ha deciso di rinviare la questione e di formare una Commissione incaricata di riesaminare lo status di Israele e presentare le sue conclusioni all’assemblea del prossimo anno. La controversia è iniziata lo scorso luglio quando il ciadiano Moussa Faki Mahamat, presidente della Commissione dell’Unione Africana, ha accettato l’accreditamento di Israele, contestato da Algeria e Sudafrica. Sabato, dopo l’appello del primo ministro palestinese, il presidente Faki Mahamat, pur ribadendo il sostengo all’indipendenza palestinese, ha difeso l’accredito di Israele dicendo che può essere “uno strumento al servizio della pace” e per un “un dibattito sereno” sulla questione.