8 luglio 2019

Il ministro israeliano dell’energia Yuval Steinitz ha espresso frustrazione, venerdì scorso, per quella che definisce l’incapacità del Libano di accettare i colloqui mediati dagli Stati Uniti volti a stabilire il confine marittimo fra i due paesi. Steinitz  ha alluso al fatto che l’impasse sia dovuta a pressioni su Beirut da parte di Hezbollah, sostenuto dall’Iran. Da qualche tempo il vicesegretario di stato Usa per il Vicino Oriente David Satterfield fa la spola tra Libano e Israele nel tentativo di avviare colloqui tra i due paesi, rimasti formalmente in stato di guerra sin dalla nascita di Israele nel 1948. “I libanesi desiderano ardentemente sviluppare le loro risorse naturali off-shore – ha spiegato Steinitz a Radio 102 di Tel Aviv – e la disputa irrisolta con Israele è per loro molto dannosa. Lo è anche per noi, ma per loro di più”.