8 luglio 2020

Due alti esponenti di Hamas e Fatah hanno tenuto lunedì sera una seconda conferenza-stampa congiunta in una settimana per rilanciare “azioni comuni” contro Israele. “Stiamo inviando il messaggio che siamo uniti, anche se abbiamo disaccordi qua e là superficiali e normali” ha dicharato il membro dell’Ufficio politico di Hamas Hussam Badran, apparendo su Palestine TV insieme al membro del Comitato Centrale di Fatah, Ahmad Hilles. Badran, ex capo militare di Hamas in Cisgiordania, venne condannato da Israele per aver architettato alcuni dei più feroci attentati della seconda intifada contro adolescenti israeliani (tra cui quello alla Pizzeria Sbarro a Gerusalemme e quello alla Discoteca Dolphinarium di Tel Aviv), ma venne scarcerato nel 2011 nell’ambito del ricatto per la liberazione dell’ostaggio Gilad Shalit. I rapporti tra Fatah, che controlla l’Autorità Palestinese guidata da Abu Mazen, e il gruppo terrorista islamista Hamas, che controlla la striscia di Gaza, sono conflittuali da più di 10 anni. Questa non è la prima volta che le due fazioni rivali fanno gesti pubblici di riconciliazione. A volte, come nel 2017 al Cairo, hanno anche firmato accordi che tuttavia non hanno prodotto alcun risultato. Lunedì scorso sia Badran che Hilles hanno tentato di dissipare i dubbi. “La nostra gente è molto scettica riguardo alla nostra potenziale unità nazionale – ha ammesso Badran – perché tentativi precedenti non si sono concretizzati”. Ha commentato Hilles: “Hanno ragione d’essere scettici, ma se ci chiedono: questa volta è diverso? Noi diciamo: sì”.

Il membro dell’Ufficio politico di Hamas Husam Badran e il membro del Comitato Centrale di Fatah Ahmad Hilles durante la conferenza congiunta (clicca per ingrandire)