8 settembre 2020

Il Consiglio di Cooperazione del Golfo chiede scuse formali per i commenti fatti dal capo di una fazione palestinese durante la videoconferenza dei gruppi palestinesi presieduta giovedì scorso dal presidente dell’Autorità Palestinese Abu Mazen. “Sono stati i lavoratori palestinesi a prendersi carico dei paesi del Golfo – ha detto Maeen Hamid, capo delle Brigate As-Sa’iqa – Tutti concordano sul fatto che i lavoratori palestinesi sono i più produttivi nel Golfo. La gente del Golfo ha imparato da loro e sono i palestinesi che hanno insegnato loro a leggere, scrivere, guidare e tutto il resto”. Immediata la reazione non solo dagli Emirati Arabi Uniti, ma anche di altri paesi del Golfo. Il Segretario Generale del Consiglio di Cooperazione del Golfo, Nayef al-Hajraf, non solo ha condannato Hamid ma ha chiesto le scuse di Abu Mazen. “Gli atti dell’incontro sono stati trasmessi sui canali tv ufficiali palestinesi – ha spiegato al-Hajraf – quindi ci devono essere scuse ufficiali per le ingiurie, l’incitamento e le insinuazioni che sono state fatte”.

3 settembre 2020: le due immagini mostrano (da sinistra a destra) rappresentanti delle fazioni palestinesi riuniti presso l’ambasciata palestinese nella capitale del Libano, Beirut, che partecipano alla videoconferenza con il presidente dell’Autorità Palestinese Abu Mazen (sullo schermo) mentre i loro colleghi a Ramallah in Cisgiordania assistono al discorso del capo di Hamas, Ismail Haniyeh, che partecipa da Beirut allo stesso incontro (clicca per ingrandire)