9 agosto 2022

“Le Forze di Difesa israeliane non consentiranno la presenza di città-santuario per i terroristi in Cisgiordania: raggiungeremo ogni terrorista, andando ovunque sia necessario”. Lo ha detto martedì il comandante della brigata regionale di Samaria, Roy Zweig, dopo l’operazione effettuata nella mattina a Nablus per l’arresto del terrorista delle Brigate Martiri di Al-Aqsa Ibrahim al-Nablusi, responsabile di diversi attacchi a fuoco contro soldati e civili israeliani. Una volta circondato l’edificio, le forze israeliane hanno intimato la resa ad al-Nablusi, che ha reagito aprendo il fuoco. Nel violento scontro che ne è seguito al-Nablusi è rimasto ucciso insieme a due suoi complici. Da sei mesi le forze di sicurezza erano sulle tracce di Al-Nablusi, autore fra l’altro di attacchi a fuoco contro pellegrini ebrei alla Tomba di Giuseppe. Secondo una fonte citata da YnetNews, nei giorni scorsi le forze della sicurezza hanno scoperto dove si era asserragliato e hanno aspettato il momento opportuno per catturalo. “Se i terroristi ricercati pensano di potersi nascondere tra i civili, supponendo che le Forze di Difesa israeliane non li attaccheranno, si sbagliano di grosso – ha aggiunto la fonte – Si sbagliano a Gaza e si sbagliano a Nablus”. Al-Nablusi era considerato dalle forze di sicurezza una “bomba a orologeria”. Nell’edificio, le truppe hanno trovato grandi quantità di armi, esplosivi e munizioni.

Il terrorista delle Brigate Martiri di Al-Aqsa Ibrahim al-Nablusi, in una foto dello scorso luglio (clicca per ingrandire)