9 luglio 2021

Un portavoce dell’ambasciata degli Stati Uniti in Israele ha criticato, giovedì, la demolizione da parte di Israele della casa appartenente a un terrorista palestinese-americano che lo scorso maggio ha ucciso a sangue freddo lo studente di yeshiva Yehuda Guetta, di 19 anni, e ferito gravemente due suoi compagni coetanei sparandogli a una fermata d’autobus presso Tapuah. Il primo ministro israeliano Naftali Bennett ha respinto le critiche degli Stati Uniti. “Il primo ministro – si legge in una nota del suo ufficio – ammira e rispetta l’amministrazione americana. Tuttavia, agisce solo in conformità con le considerazioni di sicurezza dello stato d’Israele e a difesa della vita dei cittadini israeliani”. La demolizione delle case viene considerata dalle autorità israeliane una delle poche misure in grado di esercitare un effetto deterrente su terroristi votati al suicidio.