9 luglio 2021

Abdullah Kmeil, governatore dell’Autorità Palestinese nel distretto di Salfit (Cisgiordania centrale), ha emesso giovedì una “decisione rigorosa” che obbliga tutte le attività commerciali della zona a rimuovere insegne e cartelli pubblicitari scritti in ebraico. Kmeil, che è anche un alto funzionario della fazione Fatah guidata dal presidente dell’Autorità Palestinese Abu Mazen, ha ordinato alle aziende di sostituire i cartelli entro una settimana, minacciando severe conseguenze legali. Molti commercianti in Cisgiordania, specialmente quelli vicini a comunità ebraiche, appendono cartelli in ebraico, in particolare nel distretto di Salfit che è molto vicino ad Ariel, uno dei maggiori insediamenti israeliani. Kamil ha affermato che il divieto dei cartelli in ebraico mira a contrastare “la politica razzista e fascista dell’occupazione”.

In Israele tutti i cartelli sono in ebraico, arabo e inglese (clicca per ingrandire)