9 settembre 2019

L’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) ha rilevato tracce di uranio arricchito nei campioni prelevati in quello che un anno fa, parlando all’Onu, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu aveva indicato come un “deposito atomico segreto” a Teheran. Lo hanno riferito due diplomatici che seguono le ispezioni dell’agenzia Onu, la quale ha chiesto all’Iran di spiegare le tracce ma Teheran non l’ha fatto. “Ci sono molte possibili spiegazioni – hanno detto i diplomatici – Ma dal momento che l’Iran non ha ancora dato alcuna spiegazione, è difficile verificare l’origine delle particelle e non è neanche chiaro se risalgono a prima o dopo l’accordo sul nucleare iraniano del 2015”. Lo scorso aprile, la Reuters aveva riferito per la prima volta che l’AIEA aveva ispezionato il sito. Una settimana fa, nel suo rapporto trimestrale, pur non menzionando i risultati del campione perché altamente riservati, l’AIEA lamentava la scarsa cooperazione da parte dell’Iran. Non è la prima volta che l’Iran punta i piedi nelle sue relazioni con l’AIEA. In precedenti rapporti, l’agenzia Onu aveva già lamentato i tempi con cui Teheran concede l’accesso alle ispezioni.

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu durante il suo discorso all’Assemblea Generale dell’Onu del settembre 2018 (clicca per ingrandire)