A Gerusalemme la quarta giornata ‘Fare Ricerca fra Italia e Israele: esperienze e progetti

image_951“La società israeliana ha attraversato negli ultimi anni uno dei suoi periodo più difficili e dolorosi, a anche il mondo accademico ha pagato il suo prezzo. La mano del terrorismo, insensibile alle antiche regole della extra-territgorialità accademica, non ha mancato di colpire duramente anche questo campus. Così, oltre alle perdite irreparabili di compagni di lavoro e di studenti, l’accademia paga un caro prezzo con la destinazione alla difesa fisica di molte risorse pubbliche eprivate che altrimenti avrebbero potuto essere messe a frutti dell’addestramento dei giovani, dell’innovazione e del dibattito scientifico”.
Sono le parole del messaggio che il prof. Sergio Della Pergola, dell’Università di Gerusalemme, ha inviato ai partecipanti alla quarta giornata “Fare ricerca fra Italia e Israele: esperienze e progetti” che per la prima volta si è tenuta in Israele, il 3 novembre sul Monte Scopus, su iniziativa dell’Associazione Italiana Amici dell’Università di Gerusalemme. “Mentre noi insistiamo a sperare, come sempre, in un orizzonte politico migliore e più sereno – ha proseguito l’intervento di Della Pergola – l’Università di Gerusalemme continua a offrire un grande centro mondiale di eccellenza aperto alle più ampie e diverse tematiche”.
Il convegno, che ha visto la partecipazione di una folta delegazione dell’Università degli Studi di Milano e di rappresentanze di altri atenei italiani (Trieste, Trento, Pavia, Pisa, Napoli), oltre alla presenza di quasi tutte le università israeliane, ha offerto un’ampia gamma di contributi – dall’archeologia ai manoscritti ebraici, dalle scienze sociali alla genetica, dall’agronomia alla fisica – a testiominanza del ricchissimo campionario di progetti di ricerca scientifica condotti in cooperazione fra gli studiosi dei due paesi.
Durante i lavori, che hanno vista la partecipazione attiva del dottor Lucio Izzo in rappresentanza dell’Ambasciata d’Italia in Israele e del contributo della Fondazione Vigevani oltre all’ospitalità dell’Università di Gerusalemme, la professoressa Anna Maria Finoli, presidente dell’Associazione Italiana Amici dell’Università di Gerusalemme, ha portato i messaggi di saluto di molti rettori di università italiane, del professor Silvio Garattini, direttore dell’Istituto Mario Negri, del Premio Nobel Carlo Rubbia, del professor Umberto Veronesi, direttore dell’Istituto Oncologico Europeo e del cardinale Carlo Maria Martini.
L’incontro, come nelle precedenti occasioni a Milano, Napoli e Pavia, è stato occasione di numerosi incontri diretti fra ricercatori dei due paesi, offrendo l’opportunità di gettare le basi per nuovi prgetti congiunti.