Abu Ala si schiera a fianco delle Brigate Al Aqsa

L'Autorità Palestinese non intende smantellare le Brigate Martiri di Al Aqsa, responsabili di molti attentati terroristici, anche suicidi, contro civili e militari israeliani.

image_252Il primo ministro palestinese Ahmed Qureia (Abu Ala) ha annunciato domenica che l’Autorità Palestinese non intende smantellare le Brigate Martiri di Al Aqsa, l’ala armata del movimento Fatah (presieduto da Yasser Arafat), responsabile di numerosi attentati terroristici, anche suicidi, contro civili e militari israeliani. Abu Ala ha ammesso che il gruppo fa parte di Fatah e ha detto che i suoi membri hanno diritto di giocare in futuro un ruolo politico.
“Abbiamo detto chiaramente – ha affermato Abu Ala in un’intervista al quotidiano arabo edito a Londra Asharq Al-Awsat – che le Brigate Martiri di Al Aqsa fanno parte di Fatah. Siamo impegnati nei loro confronti, e Fatah è pienamente responsabile per il gruppo”.
Abu Ala ha poi spiegato che la sua prima priorità è salvaguardare la sicurezza dei miliziani di Fatah che sono ricercati da Israele (per attività terroristiche), aggiungendo che essi verranno integrati nelle istituzioni di Fatah e riceveranno i corrispettivi stipendi.
“Stiamo lavorando per garantire loro tre cose, sulla base della loro aderenza al programma politico dell’Olp – ha spiegato Abu Ala – Primo, devono avere il diritto di svolgere un ruolo politico nel quadro di Fatah e ciò deve essere garantito a ogni membro [delle Brigate Al Aqsa]. Secondo, stiamo cercando di garantire la loro sicurezza personale giacché sono in fuga, latitanti e in pericolo. Otterremo questo con l’aiuto del Quartetto [Usa, Ue, Russia e Onu] e della comunità internazionale. Terzo, garantiremo le loro condizioni di vita sul piano economico e sociale. Le Brigate Martiri di Al Aqsa non saranno smantellate”, ha concluso il primo ministro palestinese.

(Da: Jerusalem Post, 20.06.04)

Per un elenco degli attentati terroristici delle Brigate Martiri di Al Aqsa, vedi: