Abu Mazen premia la giornalista che vorrebbe cacciare gli ebrei d’Israele in Germania e Polonia

“Per tutto ciò che ella ha fatto a sostegno della Palestina in Occidente”, recita la motivazione.

image_3402Sono passati quasi due anni da quando la giornalista americana Helen Thomas, decana dei corrispondenti accreditati alla Casa Bianca, si trovò costretta a dare le dimissioni per aver espresso davanti a una telecamera opinioni di sapore inequivocabilmente antisemita. Da allora, Helen Thomas è stata oggetto di aspre critiche da entrambi gli schieramenti dello spettro politico americano e dai suoi stessi colleghi giornalisti. Domenica scorsa, invece, Helen Thomas ha ricevuto un premio: un riconoscimento conferitole nientemeno che dal presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen).
Ricapitoliamo i fatti. Nel maggio 2010 l’anziana giornalista venne intervistata sul prato della Casa Bianca circa le sue opinioni su Israele. “Dite loro di andarsene dalla Palestina – fu la risposta di Helen Thomas alle telecamere del blog RabbiLive.com – e che se ne vadano a casa loro in Germania, in Polonia e in America”.
Il risultato di queste sue dichiarazioni fu un’ondata di critiche pubbliche che costrinsero Helen Thomas a scusarsi e a dare le dimissioni. Poco dopo essersi dimessa, tuttavia, sostenne d’aver detto “esattamente quello che penso”. A seguito di queste osservazioni, la Società dei Giornalisti Professionisti decise di sospendere l’annuale premio alla carriera a lei intitolato.
Ora invece, a quanto pare, c’è qualcuno che considera Helen Thomas e le sue dichiarazioni in modo molto più positivo. Domenica scorsa decine di diplomatici, giornalisti, esponenti della comunità araba americana e attivisti dei diritti umani si sono riuniti a Washington per un evento in suo onore. L’uomo che ha organizzato l’evento altri non è che il capo della Missione Generale diplomatica dell’Olp negli Stati Uniti, Maen Rashid Ereikat. I rappresentanti dell’Olp a Washington hanno diffuso un comunicato in cui si dice che la motivazione del premio è stata scritta “a riconoscimento della lunga carriera di Helen Thomas nel campo del giornalismo, durante la quale ella ha difeso la posizione palestinese ad ogni passo del suo lungo cammino”. All’evento ha preso parte anche Hanan Ashrawi, noto membro del Comitato esecutivo dell’Olp, la quale ha consegnato a Helen Thomas la medaglia conferitole – è stato detto – direttamente dallo stesso presidente Abu Mazen, che è anche capo dell’Olp. Per dirla con le parole del comunicato dell’ufficio Olp di Washington, Hanan Ashrawi “ha espresso a Helen Thomas la stima e il riconoscimento del Presidente e del popolo palestinese per tutto ciò che ella ha fatto a sostegno della Palestina in Occidente”.
Tre mesi fa Helen Thomas, che ha compiuto 91 anni, ha concesso alla CNN un’intervista, la prima dopo un lungo periodo di silenzio seguito ai fatti che determinarono la fine imbarazzante della sua carriera. Nell’intervista, non ha ripetuto testualmente le sue precedenti dichiarazioni sugli ebrei, ma le ha rivendicate e difese accusando “la lobby sionista” di Washington d’aver distorto le sue parole.
(Da: Ha’aretz, Jerusalem Post, 02.04.12)

Questa la trascrizione delle dichiarazioni su Israele ed ebrei rilasciate il 27 maggio 2010 da Helen Thomas a David Nesenoff, di RabbiLive.com

«Nesenoff: Un commento su Israele? Lo stiamo chiedendo a tutti, oggi.
Thomas: Dite loro di andarsene dalla Palestina.
Nesenoff: Oh oh. niente di meglio da dire su Israele?
Thomas: Ha ha. Ricordatevi che questa gente [i palestinesi] sono occupati e che è terra loro. Non è [terra] tedesca, non è polacca…
Nesenoff: Dunque dove dovrebbero andare [gli ebrei], cosa dovrebbero fare?
Thomas: Possono andarsene a casa.
Nesenoff: E dov’è questa cas?
Thomas: Polonia, Germania…
Nesenoff: Dunque lei sta dicendo che gli ebrei devono tornare in Polonia e in Germania?
Thomas: E in America e in qualunque altro posto. Perché cacciare via da là gente che vi è vissuta per secoli?
Nesenoff: Lei conosce un po’ la storia di quella regione?
Thomas: Molto bene. Sono di origini arabe [i genitori erano originari di Tripoli del Libano, ndr].
Nesenoff: Capisco. E parla arabo?
Thomas: Molto poco. Eravamo troppo occupati ad americanizzare i nostri genitori.»

Per il video originale (in inglese) si veda: http://www.rabbilive.com/RabbiLIVE/Helen.html
oppure: http://www.youtube.com/watch?v=nc4OeRu7cfs

Alcuni giorni dopo, il 4 giugno, Helen Thomas pubblicò la seguente dichiarazione sul suo sito web: “Sono profondamente rammaricata per i commenti che ho fatto la settimana scorsa riguardo a israeliani e palestinesi. Essi non riflettono la mia profonda convinzione che la pace arriverà in Medio Oriente solo quando tutte le parti riconosceranno la necessità di reciproco rispetto e tolleranza. Possa quel giorno arrivare presto”.

Per l’intervista di Helen Thomas alla CNN del dicembre 2011 (in inglese), si veda:

Nella foto in alto: Helen Thomas

Si veda anche:

Cara signora, le racconto due o tre cose sui miei genitori. Lettera aperta alla giornalista americana che vorrebbe “ricacciare gli ebrei in Germania e Polonia”

https://www.israele.net/articolo,2858.htm

«Ad Acco e Haifa voglio entrare senza frontiere». Martellanti, sulla tv dell’Autorità Palestinese, le canzoni che cancellano Israele dalla carta geografica

https://www.israele.net/articolo,3398.htm

«Due stati? No, è tutta Palestina: Israele non deve esistere». Continua incessante l’indottrinamento sulla tv dell’Autorità Palestinese

https://www.israele.net/articolo,3344.htm

Abu Mazen: “Non riconoscerò mai uno stato ebraico”. Senza infingimenti, alla tv egiziana il presidente palestinese loda anche i sequestratori di Shalit

https://www.israele.net/articolo,3276.htm

Condoleeza Rice: “Restai scioccata dal no di Abu Mazen all’offerta di Olmert”. È dimostrato: i palestinesi rifiutano qualunque accordo di pace con Israele

https://www.israele.net/articolo,3270.htm

Terra desolata, per la gioia di arabi e nemici d’Israele. Migron tornerà alla desolazione in cui versava prima che vi arrivassero gli ebrei

https://www.israele.net/articolo,3401.htm