Abu Mazen: Un crimine la nascita di Israele

E un sermone alla tv dell'Autorità Palestinese: 'Gli ebrei sono un cancro in tutto il mondo.

image_700La decisione di fondare lo Stato d’Israele nel 1948 (benché prevista da un’apposita risoluzione Onu del 1947) fu un crimine. Lo ha detto il presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) parlando domenica in occasione delle manifestazioni del 57esimo anniversario di quella che i palestinesi chiamano la Nakba (catastrofe), vale a dire appunto la nascita dello Stato di Israele.
“Il nostro popolo non dimenticherà mai e le generazioni a venire non dimenticheranno mai – ha proclamato Abu Mazen in un discorso trasmesso in diretta alla tv palestinese dal Giappone, dove si trova in visita – Quel giorno (il 15 maggio 1948) venne commesso un crimine contro il nostro popolo, la cui esistenza fu distrutta”.
Abu Mazen ha ribadito anche la richiesta di una “soluzione giusta e concordata alla questione dei profughi palestinesi basata sulla risoluzione 194” dell’Assemblea Generale dell’Onu. Il riferimento alla 194 viene normalmente inteso dai palestinesi come il cosiddetto “diritto al ritorno” dei profughi (e di tutti i loro discendenti) all’interno di Israele, anche dopo la nascita di uno stato palestinese.
Migliaia di palestinesi hanno manifestato in occasione della NaKba nelle strade della striscia di Gaza e di Cisgiordania esibendo manifesti e slogan che facevano esplicito riferimento al “diritto al ritorno” (simbolicamente rappresentato dalla “chiavi” delle case perdute) e ad uno stato arabo su “tutta la terra di Palestina”.
Per l’occasione la dirigenza di Hamas ha diffuso una dichiarazione nella quale si definisce Israele un “cancro” e si promette di continuare la lotta armata “fino alla liberazione dell’ultimo centimetro della nostra terra e al ritorno dell’ultimo profugo nella sua casa”.
Nel suo discorso, Abu Mazen ha anche inviato una “benedizione” agli “shahid” (martiri) palestinesi “che hanno irrigato la nostra terra patria con il loro sangue puro”, e a tutti “gli eroici palestinesi che oggi sono dietro le sbarre per aver lottato per l’indipendenza della Palestina”.
“Il fatto stesso che i palestinesi celebrino il 15 maggio, giorno della proclamazione dello Stato di Israele, come il giorno della catastrofe – ha commentato il vice primo ministro israeliano Ehud Olmert – è molto sconfortante, perché indica una mentalità ancora oggi incline a considerare Israele come un ostacolo che deve essere rimosso, anziché una realtà con cui venire a patti e con cui convivere. Si tratta di un fatto assai triste, che gioca contro la pace, per cui speriamo che cambino presto atteggiamento. E prima lo fanno, meglio è”.
Nel sermone pronunciato nella moschea di Gaza il venerdì precedente le celebrazioni della Nakba, lo sceicco Ibrahim Mudairis, ha dichiarato: “Gli ebrei sono un cancro che si diffonde in tutto il mondo… gli ebrei sono responsabili di tutte le guerre e i conflitti. Non chiedete cosa hanno fatto i tedeschi agli ebrei, chiedete che cosa hanno fatto gli ebrei ai tedeschi”. Il sermone è stato trasmesso integralmente dalla tv dell’Autorità Palestinese.

(Da: Jerusalem Post, Ha’aretz, Ynetnews, 15.05.05)

Nella foto in alto: La “Palestina occupata” secondo Hamas: donne di Hamas durante manifestazioni di protesta contro la nascita dello Stato di Israele (Nakba, catastrofe) domenica nel campo palestinese di Ein el-Hilweh (Libano meridionale)

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http://israele.net/prec_website/nesarret/011prof.html