Alcuni commenti dalla stampa israeliana

Ma’ariv discute il ruolo crescente dell’Iran e di Hezbollah in Siria ed osserva che “Si ha l’impressione che l’Iran sia pronto a combattere in Siria fino all’ultimo membro di Hezbollah.” L’autore suggerisce che in seguito alla sconfitta dei ribelli a Al-Qusayr, Hezbollah si unirà agli assalti del regime di Assad alle altre roccaforti ribelli e aggiunge che “Questo sarebbe un grosso vantaggio per Israele, perché più Hezbollah sanguina e diventa invischiata laggiù, tanto meglio. Tuttavia ci sono anche rischi perché Assad dovrà compensare Hezbollah con le armi più moderne, e quanto peggiore diventa la situazione di Nasrallah , tanto più forse egli vorrà dimostrare che sta ancora operando contro Israele e non solo contro i sunniti.”

Haaretz ricorda il compianto scrittore israeliano Yoram Kaniuk, deceduto nel weekend all’età di 83 anni, e commenta: “Kaniuk era un esempio di un intellettuale che perseguiva la giustizia sociale. Egli ed i suoi amici furono i primi a combattere per creare uno stato per gli ebrei, e poi per costituire uno stato come tale, laico, democratico ed egualitario. Riuscirono nella prima missione, ma in seguito fallirono.” L’articolista asserisce: “Kaniuk era un patriota Israeliano con tutto il cuore e tutta l’anima, e fu uno dei padri dell’arte e della cultura israeliane fin dalla fondazione dello stato. La sua opera letteraria tratta di pietre miliari della storia israeliana ed ebraica, dall’Olocausto fino al ritorno, ed egli non temeva solo per il futuro dello stato, ma anche per il futuro della sua lingua,” e aggiunge: “Ci lascia un’eredità che non deve essere ignorata.”

The Jerusalem Post osserva che “L’ordine politico artificialmente costruito nel Medio Oriente dall’accordo Sykes-Picot del 1916 si sta disintegrando. Mentre imperversa la guerra civile siriana, i confini delineati quasi un secolo fa stanno diventando confusi.” L’ editorialista sostiene che il crollo del vecchio ordine politico Sykes-Picot mette alla prova anche il confine di Israele con la Siria lungo le alture del Golan ,” e aggiunge: “Israele deve rimanere vigile per impedire la sorta di anarchia che regna lungo la frontiera di 600 kilometri che separa Irak and Siria.”