Antico insediamento ebraico-cristiano scoperto a Mishmar David

Sono stati trovati anche due bagni rituali ebraici e un edificio bizantino-islamico a pianta circolare unico nel suo genere

image_1492La Israel Antiquities Authority ha annunciato che sono stati trovati, tra Gerusalemme e Tel Aviv, i resti di un antico insediamento ebraico e cristiano, poi divenuto musulmano, che risale all’inizio del periodo islamico e al periodo crociato.
Il vasto insediamento (6 dunam) rinvenuto a Mishmar David, tra Rehovot e Latrun, è stato scoperto durante uno scavo archeologico di tutela effettuato in vista dell’inizio di lavori di costruzione sul sito.
Gli archeologi al lavoro sugli scavi hanno trovato i resti di edifici residenziali, ville, edifici pubblici, strade e vicoli, oltre ad una zona lavorativa che ospitava installazioni agricole. Sul sito sono stati trovati anche due bagni rituali ebraici con tubature che portavano alla casa, secondo la legge ebraica.
Il punto più interessante dello scavo è una struttura rotonda, di circa 10 m. di diametro, costruita in concio ben levigato. Il pavimento della struttura – che è conservato fino all’altezza di tre metri – è lastricato con un mosaico policromo decorato con disegni geometrici ed un motivo di palme. L’eccezionale edifico è unico nei ritrovamenti dei precedenti scavi nella regione. Gli archeologi Israeliani fanno risalire l’edificio al periodo bizantino-islamico, ma non sono sicuri del suo uso. Il direttore degli scavi, Dr. Eli Yannai, ha osservato che gli edifici di quel tipo di solito erano destinati a commemorare un importante evento storico, significativo per la popolazione residente. “Può trattarsi di un edificio eretto alla memoria di una persona martirizzata a causa delle sue convinzioni religiose, o di un miracolo avvenuto in quel luogo, o della visita di un santo,” ha detto Yannai.
L’ importanza dello scavo ed il suo contributo allo studio del passato stanno nei reperti, nelle dimensioni dell’insediamento e nella prova che la popolazione che ci viveva era una popolazione cristiana, prima della conversione all’Islam. I ritrovamenti che supportano questa teoria sono inequivocabili simboli cristiani come le croci ritrovate su lampade di argilla, e le iscrizioni in greco antico che menzionano “la madre di Dio”, un modo di dire cristiano caratteristico del periodo bizantino. Nello stesso tempo, le monete di bronzo ritrovate sul sito portano i nomi dei califfi del primo periodo islamico, e alcune contengono l’iscrizione araba: “Non c’è altro dio che Allah e Maometto è il suo servo”.

(Da: Jerusalem Post. 3.12.06)