Arrestata in tempo terrorista 16enne suicida palestinese

Salvata la sua e altre vite umane grazie al coordinamento con l’Autorità Palestinese a Jenin

image_2273YnetNews ha appreso che i servizi di sicurezza israeliani hanno arrestato in tempo mercoledì scorso una ragazza palestinese di 16 anni che aveva fatto perdere le sue tracce dopo aver minacciato di compiere un attentato suicida. L’informazione sarebbe arrivata agli agenti israeliani da fonti ufficiali palestinesi. La ragazza è ora sotto custodia.
Secondo fonti palestinesi a Jenin (Cisgiordania), la ragazza è stata catturata a Netanya, in Israele. A quanto risulta, aveva confidato ad alcuni membri della sua famiglia l’intenzione di compiere un attentato suicida in Israele, dopodiché era scomparsa. Un giorno più tardi le autorità palestinesi avevano avuto notizia della sua scomparsa e delle sue affermazioni. A quel punto l’ufficio di collegamento e coordinamento palestinese a Jenin aveva girato l’informazione ai suoi referenti israeliani, rendendo possibile il tempestivo arresto della ragazza.
Una fonte palestinese a Jenin specifica che la potenziale terrorista suicida sarebbe “una ragazza normale, appartenente a una normale famiglia di un campo palestinese di Jenin”. Secondo la fonte, può darsi che la ragazza non intendesse veramente attuare il proposito dichiarato giacché per ora mancano evidenze di un suo collegamento con organizzazioni palestinesi in grado di orchestrare un attentato all’interno di Israele. D’altra parte, negli ultimi tempi in Israele si sono registrati diversi attentati ad opera di cosiddetti “terroristi spontanei”, e resta il fatto che la ragazza è riuscita a raggiungere Netanya.
Venerdì 26 settembre, durante un comizio a Gaza in onore della cosiddetta Giornata di Gerusalemme (una ricorrenza inventata nel 1979 dall’ayatollah Khomeini), il parlamentare di Hamas Ahmed Abu Helbiya aveva affermato: “Chiediamo a tutte le fazioni palestinesi di impegnarsi per contrastare il nemico organizzando operazioni di martirio”. A titolo di esempio, Helbiya aveva decantato i recenti attentati a Gerusalemme, compresa l’uccisione a raffiche di mitra di otto studenti in una scuola religiosa nel marzo scorso.
Da qualche tempo l’Autorità Palestinese ha assunto il controllo quasi completo della città di Jenin, sottraendola ai vari gruppi armati palestinesi che prima vi spadroneggiavano. Il coordinamento fra gli ufficiali palestinesi e i loro colleghi israeliani viene considerato da entrambe le parti un esperimento di successo. È grazie a questo coordinamento sulla sicurezza che le autorità delle due parti hanno avviato la creazione di una “zona industriale”, sostenuta dal Quartetto Usa, Ue, Russia, Onu e dal presidente israeliano Shimon Peres, proprio nella città che solo cinque-sei anni fa era la culla del più spietato terrorismo palestinese.

(Da: YnetNews, 2.10.0)

Nelle foto in alto: Immagini d’archivio di terroriste suicide palestinesi