Attentato palestinese a Netanya

Almeno quattro morti, decine di feriti e mutilati.

image_789Quattro israeliani uccisi e decine di altri feriti o mutilati (alcuni in condizioni critiche) per un attentato terroristico compiuto martedì verso le 19.00 (ora locale) presso l’ingresso del centro commerciale Hasharon (all’incorocio fra le vie Herzl e Petach Tikva), nella città costiera israeliana di Netanya, a nord di Tel Aviv.

L’esplosione è stata provocata da Ahmed Abu-Khalil, attentatore suicida con cintura esplosiva da 10 kg arricchita con chiodi e biglie di ferro, arrivato da uno dei villaggi palestinesi nei pressi di Tulkarem.
L’attentatore avrebbe rinunciato ad entrare nel centro commerciale avendo avuto la sensazione di essere stato scoperto dal grosso spiegamento di forze dell’ordine, e ha deciso di farsi esplodere in mezzo alla strada, a una ventina di metri dall’ingresso.

Nei mesi scorsi le Forze di Difesa israeliane avevano svolto varie operazioni nella zona alla ricerca di terroristi. Da questa stessa zona proveniva il commando che ha realizzato l’attentato al nightclub Stage di Tel Aviv nel febbraio scorso.

La Jihad Islamica palestinese ha già rivendicato l’attacco. L’Autorità Palestinese lo ha condannato in quanto “contrario agli interessi palestinesi”, ribadendo che tutte le fazioni dovrebbero attenersi al “periodo di calma” concordato.

Netanya è la città dove si sta svolgendo la maggior parte delle gare delle Maccabiadi 2005. Il sindaco, signora Miriam Feinberg, testimone oculare dell’attentato, ha dichiarato che le manifestazioni sportive continueranno come previsto.

Netanya si trova nel punto più stretto di Israele: solo 15 km tra il mar Mediterraneo e la ex linea armistiziale pre’67. Fin dalla nascita dello Stato, la città è stata ripetutamente bersaglio del terrorismo palestinese, in particolare dopo lo scoppio della cosiddetta seconda intifada (settembre 2000). Ma il numero di attentati era nettamente diminuito nell’ultimo anno con il completamento della barriera anti-terrorismo tra Israele e Cisgiordania.
Il centro commerciale di Netanya era già stato colpito in passato da attentatori suicidi. In particolare, il 18 maggio 2001 un terrorista palestinese vi si era fatto esplodere uccidendo cinque israeliani.
L’ultimo attentato suicida realizzato a Netanya risaliva al 19 maggio 2002, quando tre israeliani erano stati uccisi in una strada non lontana dal centro commerciale.
L’attentato di martedì sera a Netanya è il primo riuscito (dopo numerosi tentativi sventati in tempo dalle forze di sicurezza israeliane) dopo quello del 25 febbraio scorso sul lungomare di Tel Aviv (cinque morti).

Circa 40 minuti prima dell’attentato a Netanya, era stato sventato un tentativo di attacco terroristico con autobomba nel villaggio israeliano di Shavei Shomron, presso Nablus (Cisgiordania). Secondo le prime ricostruzioni, un terrorista palestinese al volante di un’auto rubata, carica di bombole di gas, era riuscito a fare irruzione nell’abitato, avanzando un centinaio di metri prima che una delle bombolette esplodesse all’interno del veicolo. Unica vittima, ricoverata per ustioni, lo stesso terrorista.

“Israele ha fatto tutto ciò che poteva per alleviare le misure di sicurezza che gravano sulla popolazione palestinese – ha detto in serata David Baker, portavoce dell’ufficio del primo ministro israeliano – assumendosi dei rischi, ma l’Autorità Palestinese non ha mantenuto nessuno degli impegni che si è assunta a Sharem al Sheikh, e non mostra di volerlo fare”.

(Da: Ha’aretz, YnetNews, 12.07.05)