Attentato palestinese: sette feriti e un neonato prematuro che rischia la vita

Hamas pensa che sia "eroico" sparare a sangue freddo alle donne incinte

Nel fermo-immagine di una telecamera di sicurezza, il momento in cui i terroristi aprono il fuoco dall’auto verso i civili israeliani alla fermata d’autobus (clicca ingrandire)

Si sono aggravate in modo molto preoccupante le condizioni del neonato prematuro che i medici dello Shaare Zedek Medical Center di Gerusalemme hanno dovuto far nascere con parto cesareo d’urgenza dopo che la madre, incinta di 30 settimane, era stata colpita nell’attentato palestinese di domenica sera e aveva perso molto sangue. La madre, 21 anni, colpita all’addome e alle pelvi, versa in condizioni molto gravi, ma stazionarie. Anche il padre del bambino è stato ferito nell’attacco ed è in condizioni stabili.

Complessivamente sono sette gli israeliani rimasti feriti dalle raffiche esplose da una macchina palestinese contro le persone in attesa a una fermata di autobus presso il raccordo di Ofra, in Cisgiordania. Soldati presenti alla scena hanno risposto al fuoco, ma il veicolo dei terroristi è riuscito a dileguarsi. Le altre vittime dell’attacco, tra cui due ragazze di 16 anni, sono state ricoverate d’urgenza all’ospedale Hadassah Ein Kerem di Gerusalemme.

“Si è trattato di un attacco terroristico molto grave – ha detto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu – preghiamo tutti per la giovane madre e il suo bambino e auguriamo una pronta guarigione ai feriti. Non ci daremo pace finché non avremo trovato e consegnato alla giustizia questi odiosi terroristi”.

Il portavoce di Hamas, Abdelatif al-Qanou, ha diffuso via Facebook un comunicato che elogia “l’eroico” attentato, dicendo che esso “dimostra che ogni tentativo dell’occupazione sionista di fermare la resistenza palestinese è destinato a fallire”. E promette: “Le operazioni contro l’occupazione sionista continueranno”.

(Da: YnetNews, Israel HaYom, Times of Israel, 10.12.18)

Aggiornamento. Nonostante gli sforzi prodigati per quattro giorni, i medici dello Shaare Zedek Medical Center hanno dovuto annunciare, la sera di mercoledì 12 dicembre, il decesso del neonato prematuro vittima dell’attentato palestinese della domenica precedente a una fermata d’autobus presso Ofra, a nord di Gerusalemme. La madre Shira Ish-Ran, gravemente ferita ma in condizioni stazionarie, e il padre Amichai Ish-Ran, anch’egli ferito nell’attentato, hanno potuto vedere il piccolo solo mercoledì mattina. (Da: YnetNews, Jerusalem Post, 12.12.18)