Attenti al conformismo dei mass-media

Tra poco entreranno nel mirino Lieberman e Natanyhu, anche senza fondamento

Da un articolo di Hanoch Daum

image_2437Tra poco tempo la maggior parte dei mass-media (israeliani ed esteri) inizieranno a dirci che Avigdor Lieberman come ministro degli esteri arrecherà gravi danni all’immagine di Israele: come se finora l’immagine di Israele nel mondo fosse invece sfolgorante.
I mass-media si prodigheranno anche a spiegare che un governo israeliano di destra ci condurrà in un vicolo cieco diplomatico: come se negli ultimi anni avessimo invece assistito, da queste parti, alla firma di una serie di accordi di pace a ritmo vorticoso.
E c’è da aspettarsi che i mass-media israeliani (e stranieri) si compiaceranno di accanirsi sulle indagini di polizia a carico di Lieberman: un personaggio che finora non è mai stato condannato per nulla, e che è stato interrogato una volta sola, su sua iniziativa. Cionondimeno da quindici anni deve vedersela con continue fughe di notizie dagli ambienti investigativi su quanto egli sia pericoloso per lo stato di diritto. Prima o poi bisognerà che qualcuno si prenda la briga di controllare quante risorse sono state investite e quanto tempo è stato impiegato fino ad oggi dagli investigatori, a spese del contribuente, con l’obiettivo di monitorare, tallonare e inquisire Lieberman. Forse si poteva rimediare al deficit di bilancio con tutto quel denaro.
Ecco una domanda che bisognerebbe porsi: com’è che, quando un neo immigrato raggiunge posizioni tanto elevate, tutti si spaventano tanto? Perché i mass-media (israeliani e stranieri) continuano a vivisezionare il “fenomeno Lieberman”? E chi ha deciso che Lieberman è un “fenomeno” che va vivisezionato? Perché la sua ascesa non può essere vista semplicemente come un’autentica espressione della volontà popolare?
C’è qualcos’altro che accadrà ben presto: i mass-media israeliani (e stranieri) si lanceranno in una campagna per convincerci di come duramente Netanyahu starà colpendo gli strati sociali più deboli: come se Netanyahu si fosse messo in testa di operare tagli di bilancio senza precedenti. I mass-media intervisteranno tutta una serie di israeliani che si saranno visti tagliare i sussidi statali, ignorando il fatto che l’economia israeliana deve essere sottoposta a una dolorosa e drammatica operazione di salvataggio se non si vuole che andiamo a fondo tutti quanti.
È già successo in passato, nel caso della celeberrima madre single e attivista sociale Vicky Knafo (che nel luglio 2003, andò a piedi da Dimona a Gerusalemme per protestare contro le misure economiche del governo, ottenendo enorme eco su stampa e tv). La stragrande maggioranza dei mass-media sostennero con entusiasmo la protesta della Knafo e diedero voce alle sue lamentele senza ascoltare l’altra campana. Oggi tutti sanno che anche le madri single ebbero da guadagnare dalle scelte politiche volute dall’allora ministro delle finanze Netanyahu, ma all’epoca i mass-media gli resero la vita un inferno, anche se stava salvando l’economia del paese.

(Da: YnetNews, 14.3.09)

Nell’immagine in alto: Una caricatura di Netanyahu e Lieberman (quest’ultimo dipinto con i classici tratti somatici della propaganda antisemita) comparsa il 22.02.09 su www.gulfnews.com (Emirati Arabi Uniti)