Aumentare il nostro ‘ DNA bellico’

Il governo deve aumentare in modo significativo il bilancio della difesa e preparare il pubblico per i tempi duri che ci aspettano

Da un articolo di Ron Tira

La decisione del governo di non aumentare il bilancio della difesa non è solo sbagliata: è folle. Lo Stato di Israele si trova di fronte al più grave deficit di sicurezza della sua storia. Cioè, il gap tra il tipo e la gravità delle minacce e la nostra potenza militare è il più grosso dalla fondazione dello stato.

Le forze armate israeliane sono troppo ridotte; forse due terzi della forza minima necessaria per vincere una guerra totale su vari fronti contemporaneamente. L’arsenale delle forze armate non è abbastanza ampio, e dovrebbe avere le risorse necessarie per affrontare la minaccia iraniana, le risorse vitali necessarie contro la Siria e Hizbullah, oltre a quelle essenziali per affrontare un’eventuale minaccia egiziana nell’era post-Mubarak .

Le scorte nei magazzini militari sono al di sotto del minimo richiesto per scenari di guerra ragionevoli, e il fronte interno è poco preparato.

Non abbiamo più il privilegio di correre rischi calcolati e non possiamo agire con la speranza che “ vada bene”.” La difesa non è solo un altro ministero che cerca più fondi, ma piuttosto la base della nostra esistenza e dobbiamo fare uno sforzo quando si tratta del bilancio della difesa, quale che sia il prezzo.

Abbiamo perduto il lusso di contare sul nostro potere deterrente e dobbiamo concentrarci sugli investimenti per costruire la capacità di vincere.

Le forze armate devono reclutare il personale migliore. Non c’è tempo di trattare questioni come l’età della pensione, il tipo di veicolo da dare in dotazione, e la qualità della tappezzeria allo Stato Maggiore. Le forze armate sono in competizione con il settore privato per avere il personale migliore, e non devono risparmiare quando si tratta di condizioni di servizio.

Oltre ad aumentare i fondi, bisogna ravvivare l’orgoglio di servire la patria, e respingere decisamente la tendenza a trasformare il termine “ammiragli e generali” in un insulto.

Oltre ad aumentare il bilancio della difesa, la nostra leadership deve occuparsi della perdita del “DNA bellico” di Israele nella sfera morale-educativa. Ad un certo punto negli ultimi 15 anni abbiamo perso le qualità necessarie a superare i nostri nemici. Questo ha avuto come espressione la forma di esitazione di fronte all’offensiva a terra della seconda guerra del Libano, che ha causato ad Israele un immenso danno strategico a lungo termine.

La fiacchezza si è manifestata quando il governo ha ignorato la responsabilità di garantire sicurezza assoluta agli abitanti di Sderot, quale che fosse il costo in termini militari.

La perdita del nostro “DNA bellico” si è manifestata col fenomeno del movimento di proteste delle Quattro Madri che ha contribuito al fallimento del processo di pace con i palestinesi e allo scoppio della seconda intifada. Si è anche espressa nel modo in cui consideriamo come un “ragazzo” un combattente armato in una missione militare, il soldato rapito Gilad Shalit.

Questo è lo sfondo dell’indebolimento della dottrina della sicurezza di Israele fatto dalla commissione Meridor e da altre simili, la cui conseguenza pratica è quella di rinunciare alla capacità di vincere le guerre. La perdita del “DNA bellico” porta a caricare su altri la responsabilità della nostra sicurezza: gli americani si occuperanno dell’Iran, gli europei del Libano meridionale, gli egiziani della Philadelphi Route di Gaza, e Fatah e la Badr Brigade giordana di Hamas.

La nostra leadership nazionale deve guardare negli occhi il pubblico e dirci la verità: Esiste un reale pericolo di guerra nel prossimo futuro, una guerra che sarà più difficile di qualunque altra che abbiamo combattuto in passato. Il fronte interno sarà esposto al fuoco durante la prossima guerra, che in grande misura dipenderà dalla nostra capacità di resistenza. La nostra leadership non deve confondere i cittadini con una ricerca di partners e continua a girare intorno all’azione diplomatica, mentre la delusione porta alla fiacchezza.

Il governo deve aumentare il bilancio della difesa, aumentare il nostro “DNA bellico” e preparare la psicologia del pubblico ai tempi difficili e decisivi che ci aspettano.

(Da: Ynet, 03/08/07)