Autorità Palestinese sotto il controllo di Hamas

Olmert: Al momento, nessuna possibilità di composizione del conflitto.

image_1098“Dal punto di vista di Israele si è creata una situazione nuova”. Lo ha detto il primo ministro israeliano ad interim Ehud Olmert nella riunione settimanale di governo di domenica 19 febbraio dedicata in gran parte agli sviluppi in campo palestinese all’indomani dell’insediamento del nuovo parlamento palestinese scaturito dalle elezioni del 25 gennaio scorso, vinte da Hamas.
“Israele – ha detto Olmert – ha indicato con chiarezza le condizioni indispensabili per poter mantenere contatti con i palestinesi governati da un’amministrazione di Hamas, e continuerà a comportarsi di conseguenza. Israele ha dimostrato la propria volontà di operare in nome della pace e della stabilità ragionale. Ne è un esempio evidente il disimpegno, alla base del quale sta il desiderio di arrivare a due stati per due popoli, che vivano fianco a fianco nella stabilità, nella sicurezza e nella pace. Naturalmente Israele continuerà a salvaguardare la sicurezza personale dei propri cittadini e non scenderà ad alcun compromesso su questo tema, né ora né in futuro”.
“Alla luce della maggioranza conquistata da Hamas nel Consiglio Legislativo palestinese e dell’incarico di formare un nuovo governo conferito al capo di Hamas è chiaro – ha proseguito il primo ministro – che l’Autorità Palestinese si sta di fatto trasformando in un’autorità terroristica. Lo Stato di Israele non può accettarlo. Israele non accetterà compromessi con il terrorismo e continuerà a combatterlo con tutte le sue forze. Sia anche chiaro, tuttavia, che non vi è alcuna intenzione di recare danno alle necessità umanitarie della popolazione palestinese. Ma Israele non intratterrà contatti con un’amministrazione in cui Hamas giochi qualunque ruolo, piccolo grande o permanente. Dal nostro punto di vista, l’insediamento del Consiglio Legislativo palestinese significa che Hamas ha di fatto assunto il controllo dell’Autorità Palestinese. Israele considera l’ascesa al potere di Hamas una svolta pericolosa che fa dell’Autorità Palestinese un’autorità terroristica. Questa nuova situazione non potrà che influenzare i futuri rapporti fra Israele e Autorità Palestinese, è darà inizio a un periodo nel quale le relazioni con l’Autorità Palestinese verranno ridotte, a meno che Hamas non accolga pienamente i principi che la comunità internazionale le ha sottoposto: riconoscimento dello Stato di Israele e abrogazione della Carta di Hamas; rinuncia al terrorismo e smantellamento della strutture terroristiche, adottando la Road Map e accettandone i principi; riconoscimento di tutti le intese e gli accordi [già raggiunti] fra Israele e palestinesi”.
“Va sottolineato – ha spiegato Olmert – che il punto di riferimento per la comunità internazionale è rappresentato dal giorno in cui sarà varato il nuovo governo palestinese. Fino ad allora, la comunità internazionale continuerà a considerarlo come il proprio principale interlocutore, anche riguardo al perdurante trasferimento di aiuti finanziari. Stati Uniti e Unione Europea hanno incluso Hamas nei loro elenchi di organizzazioni terroristiche e, in questa fase, stanno evitando contatti con essa”.
“Noi – ha concluso il primo ministro israeliano – continueremo a chiedere che l’Autorità Palestinese onori pienamente le tre condizioni che la comunità internazionale le ha posto di fronte. Finché questo non accadrà, adotteremo una serie di misure, alcune decise già nella giornata odierna. In ogni caso, Israele non ha intenzione di causare il collasso delle strutture civili né di provocare una crisi umanitaria nell’Autorità Palestinese. Israele continuerà ad agire con determinazione contro il terrorismo e contro i terroristi. Da questo punto di vista, la nuova situazione, che vede membri di Hamas eletti al Consiglio Legislativo palestinese, non cambia le cose”.

Il governo israeliano ha quindi adottato le seguente risoluzione.
“In seguito all’insediamento, sabato 18 febbraio, del nuovo Consiglio Legislativo palestinese dominato da Hamas, e alla fine imminente dell’[attuale] governo transitorio dell’Autorità Palestinese, l’Autorità Palestinese diventerà un’autorità terroristica, a meno che Hamas, che ora controlla l’Autorità Palestinese, non accolga pienamente le seguenti condizioni minime indicate da Israele e approvate dal Quartetto [Usa, Ue, Russa, Onu]: 1) riconoscimento dello stato di Israele e abrogazione della Carta di Hamas; 2) rinuncia al terrorismo e smantellamento della strutture terroristiche; 3) riconoscimento delle le intese e degli accordi fra Israele e palestinesi.
Pertanto il governo decide immediatamente di attuare, per questa fase, una serie di misure nei confronti dell’Autorità Palestinese: a) in seguito alla formazione del governo transitorio, non verranno trasferiti fondi da Israele all’Autorità Palestinese; b) Israele farà appello alla comunità internazionale affinché, in seguito alla formazione del [nuovo] governo transitorio [palestinese], essa si astenga da ogni assistenza finanziaria all’Autorità Palestinese ad eccezione degli aiuti umanitari forniti direttamente alla popolazione palestinese; c) verranno impediti trasferimenti di mezzi e assistenza alle forze di sicurezza palestinesi; d) i movimenti delle personalità collegate a Hamas, compresi i membri del Consiglio Legislativo palestinese, continueranno ad essere limitati in tutte le aree sotto controllo israeliano; e) dati gli accresciuti rischi per la sicurezza, verranno aumentati i controlli di sicurezza ai valichi, soprattutto di Karni ed Erez [fra Israele e striscia di Gaza], con riguardo sia alle persone che alle merci. Proseguiranno i lavori per potenziare i valichi fra Israele e striscia di Gaza con l’obiettivo consentire sempre più efficaci controlli di sicurezza. Infine, continueranno ad essere adottate tutte le misure necessarie per sventare atti di terrorismo contro Israele, sia all’interno che all’esterno della striscia di Gaza, e verrà ulteriormente accelerata la costruzione della barriera difensiva”.

“La possibilità di arrivare a una composizione fra Israele e palestinesi in questo momento non esiste – ha dichiarato Ehud Olmert dopo la riunione di governo – Comunque non è la fine del mondo: ci siamo già trovati in una situazione simile, in precedenza, anche ai tempi di Arafat”.

(Da: YnetNews, Comunicato del governo israeliano, 19.02.06)

Nella foto in alto: il primo ministro israeliano ad interim Ehud Olmert e il ministro degli esteri Tzipi Livni durante la riunione di governo di domenica a Gerusalemme.