Bambini indottrinati all’odio

Li mette in mostra la tv della stessa Autorità Palestinese del presidente Abu Mazen.

image_3180Ogni anno, a novembre, la TV ufficiale dell’Autorità Palestinese, controllata dal Fatah del presidente Mahmoud Abbas (Abu Mazen), commemora l’anniversario della morte, nel 2004 presso Parigi, di Yasser Arafat.
Il 10 novembre del 2009 e 2010 lo ha fatto mandando in onda delle “interviste” a ragazzini palestinesi che rispecchiano fedelmente gli insegnamenti loro impartiti, e rilanciati dalla tv ufficiale, che si fondano – come si può constatare dai brani qui riportati – su glorificazione della forza, della guerra e del rifiuto della pace, apologia dei concetti di “martirio” e di vendetta, acritiche teorie del complotto, totale sovrapposizione fra ebrei e israeliani e calunnie antisemite.

Questa che segue è la traduzione di alcuni stralci di quelle interviste.
Per vedere il filmato (con sottotitoli in inglese):

http://www.youtube.com/user/PalestinianWatch#p/a/u/1/EYj4Li4Dc_s

Presentatore: Sia benedetto Yasser Arafat. Ed ecco ora alcuni messaggi da bambini di Palestina.

Primo ragazzino: «Fui molto, molto triste quando Arafat morì da “shahid (martire), perché era un brav’uomo e un combattente. Fece cose per mezzo della lotta, prese parte alla lotta, non fece la pace e così via. Voleva combattere.»

Secondo ragazzino: «Yasser Arafat fu un presidente molto, molto importante. Resistette a tutti i nemici e non aveva paura di nessuno. Tutti gli ebrei e gli israeliani e i popoli che sono contro di noi avevano paura di lui. Quando morì, morì per avvelenamento.»

Prima ragazzina: «Dico che è morto per avvelenamento ad opera degli ebrei. Questo dico.»

Terzo ragazzino: «Arafat diceva: “Mi vogliono morto, mi vogliono prigioniero. Ma io dico loro: martirio, martirio, martirio”.»

Seconda ragazzina: «E’ stato il nostro primo presidente. Era assediato a Ramallah, e quando era assediato noi eravamo molto sconvolti. Gli ebrei lo avvelenarono e io li odio molto. Allah li ripagherà come meritano.»

Quarto ragazzino: «E’ morto per avvelenamento ad opera degli ebrei. Beh, non so di cosa è morto, ma so che è stata opera degli ebrei.»

Quinto ragazzino: «Distrussero tutta la sua casa e lui rimase in una sola stanza, e alla fine gli ebrei lo avvelenarono e diedero la colpa a qualcun altro.»

(Da: PalestinianWatch)

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