Bennett: “Il terzo richiamo è cruciale: la gente muore di covid, non per i pochi effetti collaterali del vaccino”

Il primo ministro israeliano ha esortato i leader della comunità araba a promuovere le vaccinazioni nel loro settore che al momento è quello che si è fatto vaccinare di meno

Di Assaf Golan , Ran Reznik, Maytal Yasur Beit-Or

Il primo ministro Naftali Bennett incontra i leader della comunità arabo-israeliana durante la visita di giovedì a un centro vaccinazioni a Tayibe

Il primo ministro israeliano Naftali Bennett ha visitato giovedì un centro vaccinazioni in una scuola superiore nella città di Tayibe per vedere da vicino come procede la campagna di vaccinazione nel settore arabo. “Sono venuto a Tayibe questa mattina perché mi interessa la vostra vita, la vostra salute, e sono preoccupato per la vita dei vostri genitori e dei vostri nonni, che sono in pericolo – ha detto Bennett parlando nell’istituto – Il covid non fa distinzione tra fedi e religioni. È un virus che si sposta da persona a persona, e ho scelto di venire a parlare con la comunità araba perché al momento è quella che si è fatta vaccinare di meno. Voglio che le vostre vite siano altrettanto protette delle vite di mia madre e dei miei figli. Vi meritate la stessa protezione, ma in questo caso dipende da voi”.

Il primo ministro ha detto di voler combattere le fake news. “Il ceppo Delta è molto più contagioso del coronavirus originale – ha spiegato Bennett – Quando troviamo un portatore Delta confermato, risulta con una carica virale mille volte più alta. Quindi ogni portatore confermato diffonde molto più virus e infetta cinque volte più persone”. Il primo ministro ha aggiunto che i vaccini sono altamente efficaci, ma la loro efficacia si riduce con il tempo. Dunque, “proprio come ricarichiamo i nostri telefoni o mettiamo benzina nella macchina, dobbiamo ‘ricaricare’ le difese del corpo. Ecco perché la terza dose è cruciale. La maggior parte dei decessi, la stragrande maggioranza, coinvolge persone non adeguatamente vaccinate”.

Bennett ha affermato che solo questa settimana sono morti di covid 105 israeliani, e 103 di loro non erano vaccinati. “Circolano notizie false sugli effetti collaterali – ha continuato il primo ministro – In realtà non ci sono quasi effetti collaterali, o sono molto marginali. Le persone muoiono di covid, non per gli effetti collaterali di questi magnifici vaccini”. Bennett ha esortato i leader della comunità araba a promuovere le vaccinazioni, comprese le dosi di richiamo.

Il primo ministro Naftali Bennett assite alla vaccinazione di un anziano cittadino arabo a Tayibe

Alti funzionari della sanità israeliana si aspettano che il governo e il gabinetto anti-pandemia approvino già giovedì sera il terzo richiamo per i cittadini di età pari o superiore a 40 anni, e forse la prossima settimana anche per quelli dai 30 anni in su. Secondo gli esperti, a settembre verranno approvati i richiami per tutte le classi di età. Nel frattempo Maccabi, la maggiore cassa mutua israeliana che sta monitorando l’efficacia delle terze dosi del vaccino, riferisce che il richiamo è risultato efficace all’86% nell’impedire di contrarre il virus a partire da sette giorni dopo la somministrazione. Maccabi ha confrontato oltre149.000 pazienti di età pari o superiore a 60 anni che avevano ricevuto dosi di richiamo da una settimana o più, con 675.630 pazienti che avevano ricevuto solo le due dosi originali a gennaio e febbraio 2021. Lo studio, che ha tenuto conto di età, sesso, condizioni socioeconomiche e gruppo etnico, ha rilevato che dei 149.144 destinatari del terzo richiamo solo 37 hanno contratto il virus, mentre nel gruppo di controllo (4,5 volte più ampio) che aveva ricevuto la seconda dose del vaccino cinque mesi fa o più, ben 1.064 pazienti erano portatori confermati (quasi 29 volte di più dei tre volte vaccinati).

“La terza vaccinazione è altamente efficace sia contro i contagi sia contro lo sviluppo di forme gravi – ha detto la dott.ssa Anat Ekka Zohar, capo della divisione Qualità, Ricerca e Salute digitale della Maccabi – Chiedo a tutti i 50enni e oltre che non hanno ricevuto la terza dose di richiamo di venire a farsi vaccinare per proteggere i loro cari. Il vaccino si è dimostrato efficace anche contro il ceppo Delta, e costituisce un utile strumento per fermare la pandemia”.

(Da: Israel HaYom, 19.8.21)