Benvenuti nella fantastoria riscritta dai palestinesi

Con sprezzo del ridicolo, l’Autorità Palestinese attacca il Segretario dell’Onu che ha osato affermare che i Romani a Gerusalemme distrussero un tempio ebraico

Antonio Guterres, portoghese, Segretario generale delle Nazioni Unite dal primo gennaio 2017

I palestinesi esigono che il Segretario generale dell’Onu chieda scusa per aver detto che a Gerusalemme c’era un Tempio ebraico. Alti rappresentanti palestinesi hanno energicamente attaccato domenica il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres per aver affermato che effettivamente esisteva un tempio ebraico in cima al Monte del Tempio.

“Guterres ha ignorato la risoluzione dell’Unesco che considera puro patrimonio islamico la moschea di Al-Aqsa [che sorge sulla spianata in cima al Monte del Tempio]”, ha dichiarato all’agenzia cinese Xinhua Adnan al-Husseini, ministro dell’Autorità Palestinese per gli affari di Gerusalemme. Adnan al-Husseini ha aggiunto che il Segretario generale dell’Onu “ha violato tutte le consuetudini legali, diplomatiche e umanitarie, oltrepassando i limiti del suo mandato di Segretario generale, e pertanto deve presentare le sue scuse al popolo palestinese”.

Parlando venerdì a Israel Radio, Guterres aveva detto: “E’ del tutto evidente che il tempio che i Romani distrussero a Gerusalemme era un tempio ebraico”, e aveva aggiunto: “Nessuno può negare il fatto che oggi Gerusalemme è santa per tre religioni“, compreso l’ebraismo. Secondo Israel Radio, Guterres aveva anche detto di non aver alcuna intenzione di intromettersi nel processo di pace tra Israele e palestinesi pur essendo sostenitore della soluzione a due stati, e si era dichiarato disponibile ad aiutare nel perseguimento di questo obiettivo solo se gli verrà richiesto.

La scritta in caratteri ebraici “korban” (sacrificio) su una coppa in pietra rinvenuta all’angolo sud-ovest del Monte del Tempio di Gerusalemme. L’iscrizione è completata dal disegno di due colombi rovesciati (morti). La coppa era verosimilmente usata da fedeli ebrei per portare la loro offerta al Tempio, come prescritto in Levitico e Numeri (clicca per ingrandire)

Ahmad Majdalani, membro del Comitato Esecutivo dell’Olp (Organizzazione per la liberazione della Palestina), ha dichiarato a Xinhua che le parole di Guterres “minano l’attendibilità delle Nazioni Unite come ente che dovrebbe sostenere i popoli occupati”. “A quanto pare – ha aggiunto Majdalani – il Segretario generale delle Nazioni Unite difetta della cultura e della conoscenza per la sua qualifica”. Majdalani, che è anche consigliere del presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen), ha esortato il Segretario generale dell’Onu a chiarire la sua posizione “che dà luce verde all’occupazione per intraprendere ulteriori misure contro Gerusalemme”.

Fayez Abu Eitah, segretario generale del Consiglio rivoluzionario di Fatah (la fazione che fa capo ad Abu Mazen), ha definito “politicamente e moralmente inaccettabili” le dichiarazioni di Guterres le cui parole, a suo dire, “rappresentano un attacco diretto ai diritti del popolo palestinese sulla città santa, faziosamente favorevoli all’occupazione, ed equivalgono a concedere legittimità alla illegale presenza di Israele a Gerusalemme”.

Dal canto suo, il rappresentante dell’Autorità Palestinese all’Unesco, Munir Anstas, ha dichiarato che le affermazioni di Guterres non danno ad Israele alcuna autorità legale sul sito (del Monte del Tempio).

Lo scorso ottobre il Comitato per il Patrimonio Mondiale dell’Unesco ha approvato una risoluzione che disconosce i legami storici fra ebraismo e Monte del Tempio di Gerusalemme.

(Da: Jerusalem Post, 30.1.17)

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