Brigate al-Aqsa aderiscono allappello iraniano per la distruzione di Israele

Con un volantino l'ala terrorista di Fatah ha espresso sostegno alle parole di Ahmadinejad.

image_953Le Brigate Martiri di al-Aqsa, ala terrorista del movimento palestinese di maggioranza Fatah cui appartiene anche il presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen), si sono qualificate domenica come il primo gruppo palestinese che ha pubblicamente sottoscritto le recenti dichiarazioni del presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad secondo cui “Israele deve scomparire dalla carta geografica”.
Con un volantino diffuso nella striscia di Gaza, le Brigate Martiri di al-Aqsa hanno espresso pieno sostegno alle dichiarazioni di Ahmadinejad, il quale aveva anche messo in guardia i paesi arabi dallo sviluppare rapporti economici con Israele dopo il ritiro israeliano dalla striscia di Gaza da lui bollato come un semplice “trucco”.
“Chiunque riconosca Israele sarà bruciato dal fuoco della furia della nazione islamica – aveva minacciato il presidente iraniano – Qualunque leader musulmano riconosca il regime sionista indica con questo di volere la resa e la sconfitta del mondo islamico”.
Il volantino del gruppo terrorista di Fatah rappresenta la prima presa di posizione di questo genere da quando il presidente iraniano aveva rilasciata le sue dichiarazioni. Sia Hamas che Jihad Islamica, gruppi terroristici palestinesi notoriamente appoggiati e finanziati dall’Iran, hanno finora evitato di reagire ufficialmente all’appello di Teheran per la distruzione di Israele.
“Noi affermiamo il nostro appoggio e sostegno alle posizioni del presidente iraniano sullo stato sionista che, a Dio piacendo, cesserà di esistere – si legge nel volantino diffuso dalle Brigate al-Aqsa – Riconoscere il diritto di Israele ad esistere significa svalutare il popolo palestinese, che sta facendo grandi sacrifici ogni giorno per liberare la Palestina e Gerusalemme”.
Il gruppo emanazione di Fatah fa proprio anche l’appello di Ahamdinejad affinché i palestinesi serrino i ranghi in modo da poter distruggere Israele.
Funzionari dell’Autorità Palestinese a Ramallah intervistati dal Jerusalem Post condannano il volantino sostenendo che esso non rifletterebbe le posizioni né di Mahmoud Abbas (Abu Mazen) né delle stesse Brigate al-Aqsa. In queste settimane l’Autorità Palestinese è impegnata ad arruolare nelle proprie forze di sicurezza ufficiali centinaia di membri del gruppo terrorista Brigate al-Aqsa nel tentativo di riportarle sotto controllo.
Nel frattempo il professor Abdel Sattar Kassem, dell’università Najah di Nablus (Cisgiordania), si è scagliato contro Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia e Israele per la loro reazione alle dichiarazioni del presidente iraniano. “Questi paesi aggressivi – ha detto il professore palestinese –, specializzati nella frode politica e nello sfruttamento dei popoli, non hanno espresso riserve quando la Palestina è stata cancellata geografica”. Secondo il professore palestinese, questi paesi “impediscono a milioni di profughi palestinesi di tornare alle loro case” per permettere a Israele di esistere, mentre “Israele è e rimane un corpo estraneo nella regione araba e musulmana”.
Venerdì scorso, durante il sermone in una moschea nella parte sud della striscia di Gaza, il predicatore palestinese Jamil Mutawi, esponente di Hamas, ha esaltato i capi di al-Qaeda, Osama bin Laden e Abu Musab al-Zarqawi. “Che Dio benedica gli sceicchi Osama bin Laden e Sheikh Abu Musab al Zarqawi – ha detto il predicatore ai fedeli riuniti in occasione del secondo giorno della festività islamica di Eid al-Fitr – che stanno alla guida sia della jihad contro l’entità sionista e contro il dominio dell’America sul mondo”.

(Khaled Abu Toameh su: Jerusalem Post, 6.11.05)