Capo terrorista offre (tiepido) sostegno ad Abu Mazen

Abu Mazen ha stretto la mano a Zubeidi, ai primi posti della lista dei ricercati da Israele per terrorismo.

image_505“Quando le nostre armi parlano, tutte le lingue tacciono”. Lo ha dichiarato al Jerusalem Post il capo locale delle Brigate Martiri di Al Aqsa, Zakaria Zubeidi, giovedì pomeriggio durante una manifestazione elettorale nella città di Jenin che ha visto la partecipazione del candidato di Fatah Mahmoud Abbas (Abu Mazen.
Zubeidi, governatore di fatto della città, ha espresso un tiepido sostegno alla candidatura di Abu Mazen per la presidenza dell’Autorità Palestinese. “Da un lato – ha spiegato il giovane capo terrorista – Abu Mazen è un simbolo dell’Olp e di Fatah e per questo motivo lo sosteniamo. Sia chiaro, tuttavia, che non appoggiamo affatto le scelte politiche di Abu Mazen. Ci limitiamo a sostenere il candidato di Fatah”.
Le Brigate Martiri di Al Aqsa, protagoniste di numerosi attentati terroristici anche suicidi (spesso apertamente rivendicati), hanno sempre mantenuto stretti legami con il movimento Fatah, la fazione più forte all’interno dell’Olp presieduta da Yasser Arafat fino al giorno della sua morte e oggi dal falco Farouk Kaddoumi. In passato le Brigate Al Aqsa hanno sempre sostenuto con forza Arafat.
Giovedì gli uomini delle Brigate Al Aqsa hanno salutato alla loro maniera il candidato Abu Mazen con un’assordante salva di fucili mitragliatori, mentre Zubeidi a sua volta introduceva il proprio saluto ufficiale al leader palestinese con una raffica di mitra in aria. Durante la manifestazione, Zubeidi ha anche giurato di vendicare l’uccisione, settimana scorsa, del suo numero due Taher Abu Kamal.
Abu Mazen ha stretto la mano a Zubeidi, che figura ai primi posti della lista dei latitanti ricercati da Israele per terrorismo, poi è stato portato in trionfo insieme a Zubeidi sulle spalle dei membri delle Brigate Al Aqsa e ha pregato al fianco di Zubeidi nel cimitero della città.
In serata si è appreso che soldati delle Forze di Difesa israeliane hanno arrestato nei pressi di Jenin Jibril Zubeidi, fratello di Zakariya Zubeidi, considerato responsabile di numerose imboscate con armi da fuoco contro veicoli israeliani sulle strade nel distretto di Jenin. Come il più noto fratello, anche Jibril Zubeidi figurava da tempo sulla lista dei ricercati da Israele. Giovedì pomeriggio soldati israeliani in servizio nei dintorni di Jenin hanno notato tre individui che erano improvvisamente usciti da un’auto sospetta, dandosi alla fuga. Avendo notato che uno di loro era armato, i soldati hanno intimato l’alt. Quando il loro ordine è stato ignorato, hanno esploso in aria alcuni colpi d’avvertimento. Dopo un breve inseguimento, i tre si sono arresi. A questo punto i soldati scoprivano che il palestinese armato, che nel frattempo aveva cercato di sbarazzarsi di un mitra M16 con telescopio da cecchino, era appunto Jibril Zubeidi. Secondo un ufficiale israeliano, Jibril Zubeidi si apprestava a realizzare un’ennesima imboscata, che è stata così sventata.

(Da: Jerusalem Post, Ha’aretz, 30.2.04)

Nella foto in alto: Il terrorista Zakaria Zubeidi (a sinistra) insieme ai suoi uomini armati porta sulle spalle il candidato Abu Mazen giovedì durante una manifestazione elettorale a Jenin.

Per un elenco degli attentati delle Brigate Al Aqsa, si veda: